MILITELLO. S.Maria La Vetere presto fruibile.
0Potrebbe aprirsi una nuova “stagione” per la valorizzazione e fruizione turistica della Chiesa di S. Maria la Vetere, il cui complesso architettonico – distrutto dal sisma del 1693 e riconosciuto quale monumento d’interesse nazionale – rientra nell’omonimo parco archeologico di Militello.
La Soprintendenza ai beni culturali e ambientali di Catania e il Comune, con i relativi rappresentanti legali, sottoscriveranno una convenzione annuale, che prevede l’apertura dei luoghi a visitatori e studiosi. Lo schema dell’intesa è stato ufficialmente approvato dal Consiglio comunale, con alcune proposte di modifica dell’organo tecnico regionale. L’Ente municipale assegnerà alcuni dipendenti per l’espletamento delle mansioni di assistenza e servizio, occupandosi anche della stipula dei contratti di assicurazione.
La manutenzione e il diserbo del verde, secondo una richiesta del consigliere Giuseppe Ragusa, saranno eseguiti nell’ambito di un programma di interventi periodici. “Sarà la Soprintendenza etnea – ha aggiunto il presidente del civico consesso, Salvatore Partenope – a disporre lo svolgimento dei lavori di difesa ambientale, con il supporto delle maestranze di un’impresa”.
Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Giuseppe Fucile: “Dopo il mio insediamento, l’amministrazione ha perseguito l’obiettivo dell’apertura al pubblico del più antico sito militellese, che conserva le radici più autentiche del nostro passato. I resti della chiesa custodiscono testimonianze mirabili dell’architettura del quindicesimo secolo”.
Il portale del tempio – protetto da un portico e sostenuto da due leoni stilofori – resta il capolavoro-simbolo della fabbrica mariana. Al centro della composizione, nella lunetta, spiccano la Vergine con il Bambino, due angeli e una stella. L’opera, secondo alcune tesi, sarebbe da attribuire a un lavoro giovanile di Antonello Gagini.
LUCIO GAMBERA