Una lezione speciale per gli studenti del liceo. Sale in cattedra il maestro Buonvino.
1Nella mattinata di oggi, il compositore scordiense Paolo Buonvino ha incontrato gli studenti del liceo “Majorana” di Scordia, parlando dell’importanza della musica nella vita di ciascuno. Una visita che diventa un onore per il liceo di Scordia, dal momento che, al giorno d’oggi, per i numerosi impegni, non è un’impresa semplice riuscire a trovare la disponibilità del compositore scordiense.
L’incontro è stato introdotto dalla docente Anna Bonaccorso, vicepreside del liceo, seguita dalla collega Laura Mercante, compagna di scuola del musicista, e da Costantino Rizzotto, amico di Buonvino.
In questa breve introduzione è stato sottolineato come il compositore, pur essendo lontano dal paese, non ha mai cancellato Scordia dal suo cuore, ritornandovi sempre con piacere. Sono stati poi presentati i lavori che arricchiscono la sua carriera, tra cui collaborazioni con artisti e realizzazione delle musiche di film di fama nazionale ed internazionale. Tra quelle nominate, “La piovra 8 e 9”, che hanno segnato l’inizio della sua intensa carriera, “I vicerè”, “Caos calmo”, “Come te nessuno mai”, i film di Ficarra e Picone e tanti film che hanno riscosso un enorme successo. Sono state citate anche le collaborazioni con Carmen Consoli, Elisa, Negramaro, Jovanotti, con cui ha fatto uno straordinario concerto a Taormina, e tanti altri artisti.
La parola è poi passata al musicista, che, dopo aver spiegato come è arrivato ad essere l’artista che è, ha esposto una simpatica ed accattivante lezione su ciò che è la musica e su come essa influenzi gli stati d’animo. Ha esordito con una domanda: “A quanti di voi piace la musica?”. La risposta è stata affermativa per tutti. Poi ha chiesto: “A chi di voi piace, invece, la pasta ‘co maccu?”. Le mani alzate sono scese notevolmente di numero. Con questo ha fatto notare come la musica è una cosa che appartiene a tutti, per vari motivi, che ha fatto provare a trovare a qualcuno tra gli uditori. “Perché ognuno trova quella che gli piace!” ha detto qualcuno. “Perché ti aiuta a superare delle difficoltà” ha provato un altro. “Perché ti trasmette emozioni” ha tentato qualcun altro ancora. Il maestro ha detto che tutte queste erano corrette e, facendo un disegno alla lavagna sistemata nell’aula magna, ha spiegato come “la musica è in grado di farti provare gioia, come paura, o serenità. E’ in grado di farti rilassare, come di caricarti di adrenalina”. A dimostrazione di ciò ha chiesto al pubblico di immaginare una stessa scena mentre lui suonava al pianoforte due musiche differenti. Gli effetti – a detta di tutti – sono stati differenti in base alla musica eseguita.
L’incontro è continuato con un esperimento. Ha prima spiegato come è fatta la musica: melodia, armonia, ritmo, timbro… Poi ha detto: “Ora proviamo a scrivere una musica. Ditemi delle note a caso”. Le ha quindi scritte alla lavagna e ha dimostrato come, aggiungendo e trasformando il ritmo o l’armonia o il volume o qualsiasi altra parte della musica, le note buttate a lì a caso possono diventare una gradevole composizione.
La conferenza si è conclusa con una discussione su un tema sociale, avviata dal docente Giuseppe Sicilia, che ha chiesto se la musica può far evitare ai giovani di ricorrere a droghe, alcol ed altre sostanze simili. A ciò, Buonvino ha fatto riferimento a tutti quegli artisti che muoiono per overdose. Ha detto che spesso, ciò è dovuto all’eccessivo stress tipico di chi diventa famoso. Ha concluso il suo discorso spiegando agli uditori il metodo per farsi una “canna alternativa”, basato sulla respirazione, che permette di raggiungere la calma senza bisogno di usare sostanze stupefacenti. “Questa tecnica – ha detto l’artista – che uso anch’io, la consiglio sempre ai musicisti. Infatti, se si deve scrivere una musica che trasmetta tranquillità, bisogna essere tranquilli. E questo è un ottimo metodo”.
FRANCESCO AMATO