MILITELLO. Troppe le richieste per la Caritas. Aumentano i nuovi poveri.
3Sarebbe al “giro di boa” delle attività istituzionali, a Militello, la Caritas interparrocchiale. Ai maggiori fabbisogni di beni di prima necessità, che si legano a un incremento di esigenze e domande, non corrisponde un’adeguata capacità di risposta alla comunità.
Lo hanno ammesso i parroci Giuseppe Federico e Fabio Randello, che hanno coordinato ieri mattina, con il supporto di alcuni volontari, le operazioni di distribuzione di alimenti e generi vari. I sacerdoti, che hanno finora assistito un centinaio di nuclei familiari, avrebbero esaurito ogni riserva di prodotti, escludendo ulteriori interventi nelle prossime settimane.
“La situazione – hanno dichiarato don Federico e don Randello – non è più sostenibile. Gli indici del disagio, a Militello, crescono in modo esponenziale, mentre si sono quasi dimezzate le forniture del banco alimentare provinciale. Sia gli Enti locali che la Chiesa, inoltre, non riescono più a garantire i vecchi sostegni economici. I problemi, tuttavia, derivano pure da limiti culturali”.
Le istanze dei bisognosi, tuttavia, non sarebbero soltanto connesse al mantenimento di alloggio e vitto. L’uso ricorrente di droghe e alcol, oltre alla ludopatia, con la sua dipendenza dai giochi, determinerebbe un aumento “perverso” della spesa familiare, scaricando forti “pressioni” negli ambienti parrocchiali di S. Benedetto, S. Nicolò e S. Maria.
Preoccupazione è stata espressa dal responsabile del gruppo laico della Caritas, Giovanni Carcò: “Le domande di aiuto, che provengono da diversi contesti familiari e sociali, sono in costante aumento. Emergono profili di povertà che, fino agli scorsi anni, sarebbero stati impensabili. Solidarietà e carità non bastano, purtroppo, a sconfiggere le cause del degrado di tanti cittadini”.
Un arretramento di posizioni sarebbe stato rilevato pure nel volontariato, che non riuscirebbe a suscitare coinvolgimenti e interessi. Oltre alla distribuzione di materie prime e fondi, rischia di perdersi un “humus” umano che ha assicurato, in altri periodi, crescita di opportunità e relazioni sociali sul territorio.
LUCIO GAMBERA