Mordicchio, l’ultimo dei cani avvelenati. A qualcuno dava troppo fastidio.
7Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera che Isabella Calleri, componente del direttivo dell’Associazione Mi Fido di Te ci ha inviato in redazione. E’ la lettera-denuncia di un caso di intolleranza nei confronti dei cani randagi, l’ennesimo, in una città dove molto rimane ancora da fare nell’ambito del randagismo. Mordicchio era un cane che ultimamente aveva trovato riparo dal sole cocente al piano terra del Palazzo Comunale. A qualcuno ha dato fastidio ed è stato avvelenato.
Cara Scordia.info,
due settimane fa sono stata contattata dai Vigili Urbani per il cane randagio che sostava nei pressi del Comune di Scordia; era un cagnolone tigrato che abbiamo chiamato Mordicchio, non perchè avesse morso qualcuno bensì perchè aveva un carattere un pò particolare; si faceva gli affari suoi e non voleva essere disturbato da nessuno. E’ apparso tempo fa e veniva a mangiare i croccantini dei gatti sotto casa mia ma non si faceva avvicinare e godeva di ottima salute. Il Capo dei Vigili Urbani ci contattava perchè ultimamente il povero animale sostava, a causa del caldo, prima dentro una camera in cui si trovava la centralina elettrica o dell’acqua dell’edificio e poi, dato che la porta gli è stata sbarrata volutamente, dentro il Comune stesso. Alcuni dipendenti comunali gli procuravano cibo ed acqua. Circa una settimana fa l’animale ha iniziato a stare male e ad avere problemi di deambulazione; aveva una gamba malridotta, a causa di continui allontanamenti da parte di qualche infima persona, e sembrava deperito e senza forze. I veterinari dell’Asp sono andati a vedere se il cane fosse mordace, come alcuni lo avevano descritto, ma hanno appurato solo che “il cane è pigro, non sta male”. Abbiamo fatto noi un sopralluogo l’indomani ed il cane non si muoveva dall’aiuola antistante il Comune e pareva molto debilitato ma non si faceva prendere e, dunque, abbiamo preferito curarlo nel medesimo posto. Qualche giorno dopo ho ricevuto una chiamata da un cittadino che aveva trovato il povero animale in mezzo alla strada con le gambe posteriori bloccate e con la lingua nera. Lo avevano spostato sul ciglio della strada…ci siamo precipitati ma abbiamo capito che, purtroppo, la situazione era gravissima; il cane beveva molto ma non aveva la forza di stare in piedi. Abbiamo chiamato un Veterinario che ci ha prospettato il quadro della situazione: il cane, molto probabilmente, era stato avvelenato!! Il Cianuro poteva essere stato il veleno che lo stava facendo soffrire in modo terribile. Abbiamo deciso di portarlo nell’ambulatorio dell’ex pescheria per dargli almeno una morte degna e li ha sofferto per tre notti, senza mangiare, ne bere e in preda a forti dolori. Il terzo giorno è deceduto. Con grande amarezza abbiamo capito che Scordia, purtroppo, non è ancora pronta alla civiltà, abbiamo capito che abbiamo un’amministrazione comunale poco sensibile al problema del randagismo, tolte alcune persone, e che c’è tanto da lavorare. Oggi ho mandato al Sig.Sindaco una mail con l’ordinanza del Ministro Brambilla in cui c’è scritto che sono ammessi gli animali nei luoghi pubblici, proprio perchè abbiamo avuto una discussione piuttosto animata su questo argomento.
ISABELLA CALLERI dell’Associazione Mi Fido di te