Ospedale di Militello. Disagi nell’area di radiodiagnostica
0Sprovvisti di servizi moderni, inadeguati e vecchi: i locali che ospitano l’area della radiodiagnostica, nel plesso antico del presidio ospedaliero, sollevano rimostranze e proteste degli utenti. Familiari di degenti e pazienti rivendicano maggiori comfort nelle fasi di assistenza e attesa, ma anche una toilette per soddisfare le più ordinarie esigenze fisiologiche. I problemi si ripetono ogni giorno per decine di utenti, i quali – in regime di ricovero ospedaliero o da esterni – usufruiscono dei servizi di Radiologia, Ecografia e Mammografia.
La sala radiologica presenta carenze strutturali, oltre a deficit palesi di accoglienza. Anche la permanenza di visitatori e parenti, negli spazi angusti di un corridoio, diventa “infernale” dopo pochi minuti. La temperatura interna è quasi sempre bassa, essendo poco funzionali gli impianti di riscaldamento.
Le soluzioni più efficienti, ovvero le alternative immediate, non mancano. Nel nuovo edificio dell’ospedale, che ha visto il progressivo trasferimento di unità operative e servizi sanitari, un ampio reparto attende soltanto il “via” ufficiale delle attività di radio-diagnostica.
Attrezzature di ultima generazione – una Tac 32 strati, strumenti radiologici e altre apparecchiature – sono state ubicate in locali confortevoli e moderni, in cui sono stati già applicati indicatori, totem e cartelli. Le stanze per figure direttive e personale, sportello-accettazione, sala per l’utenza e diversi servizi completano un’area che non può restare “congelata” a tempo indeterminato.
Il dirigente medico, dott. Giovanna Pellegrino, non ha escluso in tempi brevi il trasferimento dell’area radiodiagnostica nel nuovo padiglione, che potrebbe essere già finito, tuttavia, nel “mirino” dei ladri. Ignoti hanno sottratto rubinetterie, plafoniere e specchi che, non essendo mai stati utilizzati dal personale dell’Asp 3 di Catania, potrebbero essere stati rivenduti o montati in altri luoghi.
L’intero reparto potrebbe essere “vecchio” al momento della sua formale inaugurazione. L’accesso ai nuovi locali – come conferma l’esito di una nostra verifica, alle 12,45 di ieri – non è impedito da alcun sistema di protezione o sicurezza. Le porte sono immediatamente apribili da qualsiasi utente ospedaliero, dopo il primo ingresso da una zona interna e limitrofa al Pronto soccorso. I vandali sono entrati in azione anche nei pressi della scala “A” del nosocomio, danneggiando o rimuovendo alcune tabelle esplicative.
LUCIO GAMBERA