PALAGONIA. Pistole e proiettili nel salone da barba. Tre arresti.
0L’alta affluenza di persone nel salone, il modesto riscontro di clienti: sarebbe stata questa “anomalia” a determinare un accertamento dei carabinieri, a Palagonia, in una barberia del centro. Secondo i militari della Compagnia, che hanno effettuato una perquisizione nei locali dell’esercizio, sarebbero state detenute illegalmente (e per finalità tuttora ignote) 2 pistole calibro 7,65 con i relativi caricatori, di cui uno con 4 proiettili; 3 fondine per pistola e un passamontagna; 112 proiettili calibro 7,65 e 50 proiettili calibro 6,35 .
Per il 63enne Gaetano Russo e per i figli Giuseppe (31 anni) e Antonino (28), dopo le contestazioni formali, si sono aperte le porte delle camere di sicurezza del presidio dell’Arma. I due fratelli sono stati poi accompagnati presso il carcere circondariale di Caltagirone, mentre al padre è stato concesso il beneficio della custodia domiciliare.
Sulle loro posizioni, nel corso del procedimento penale, dinanzi al Tribunale calatino, inciderà anche il ritrovamento di 254 grammi di marijuana e di numerosi semi della stessa sostanza stupefacente, che i carabinieri hanno recuperato in un casolare di campagna, a Ramacca, che sarebbe stato nella piena disponibilità degli accusati.
Nelle abitazioni dei figli, inoltre, sono stati complessivamente rinvenuti altri 117 grammi di “erba” e una dose di cocaina, nonché un bilancino di precisione, che confermerebbe l’abituale propensione degli indagati alle attività di spaccio.
Armi, munizioni e droga sono stati sequestrati. Restano da chiarire, invece, il quadro generale delle relazioni sospette e gli eventuali altri ambienti nei quali, in momenti diversi, sarebbero stati tenuti rapporti. In una delle armi è stata riscontrata, inoltre, un’abrasione alla matricola.
I tre dovranno difendersi dalle accuse di detenzione di stupefacenti (ai fini dello spaccio) e di armi clandestine, ma anche da quella di minaccia a pubblico ufficiale, che sarebbe scaturita nella fase di esecuzione dei provvedimenti restrittivi.
LUCIO GAMBERA