PALAGONIA. Sgombero degli abusivi di Petraro-Grassurelle. Gli inquilini ricorrono in tribunale.
0“Non sono vere certe dicerie. Noi non abbiamo altre case. E viviamo in condizioni di profondo disagio economico e sociale. Abbiamo occupato gli alloggi popolari, a Palagonia, nel mese di giugno 2009. Parlare di irruzioni abusive o in difetto di titoli non è corretto: abbiamo operato in stato di palese necessità e urgenza”.
Lo hanno detto gli inquilini delle unità abitative di contrada Petraro-Grassurelle, che hanno contestato, con una procedura d’urgenza, davanti al Tribunale civile di Caltagirone, l’ordinanza sindacale che ha disposto lo sgombero coatto dei dodici appartamenti.
Secondo i ricorrenti, che hanno depositato il ricorso giudiziario con l’assistenza legale dell’avv. Angela Rita Lombardo, il provvedimento del sindaco, Valerio Marletta, presenta vizi formali e sostanziali d’illegittimità: “L’Ente municipale ha agito – hanno dichiarato – in spregio a promesse e accordi. Sono stati emessi due bandi pubblici, ma la nostra posizione non è mai stata considerata o sanata”.
Nelle conclusioni dell’atto d’impugnazione, i firmatari del ricorso hanno avanzato al giudice una precisa istanza di “riconoscimento del diritto a rimanere presso gli alloggi popolari. L’occupazione delle case ha escluso – hanno aggiunto – la produzione di danni gravi alle persone e di altri effetti irreparabili”.
Nel ricorso si precisa che, al momento dell’irruzione nei locali, gli appartamenti non erano abitati da alcun nucleo familiare: “Non erano stati nemmeno ufficialmente assegnati. Il diritto alla casa non si lega alla proprietà dell’immobile, ma alla struttura riservata all’abitazione effettiva del proprietario”.
Al fine di chiarire alcuni profili della controversia, inoltre, il difensore delle parti ha chiesto all’autorità giudiziaria di sottoporre a interrogatorio formale l’ex sindaco di Palagonia, Francesco Calanducci. Il tempo trascorso – oltre cinque anni – avrebbe “generato negli istanti un legittimo affidamento sulla futura detenzione dell’immobile e un’aspettativa di vita migliore”.
In favore delle posizioni degli inquilini, infine, si è espresso il sindacato Sicet-Cisl di Catania, che ha ribadito con il suo segretario, Carlo D’Alessandro, “l’opportunità di una soluzione equa e utile per gli occupanti”.
LUCIO GAMBERA