PALAGONIA. Varato il piano di riequilibrio.
0L’amministrazione comunale ha approvato il piano di riequilibrio finanziario. Lo strumento individua interventi e strategie per evitare il dissesto, dopo oltre un decennio di gestione dissennata al Municipio. Il programma dei pagamenti, che sarà redatto entro 60 giorni dal voto in sala consiliare, sarà trasmesso ai competenti organi ministeriali e di controllo. Lo ha reso noto il sindaco Valerio Marletta, che ha risposto all’ultimo “diktat” della Corte dei conti, secondo il quale “l’Ente deve adottare i provvedimenti più utili per risanare le casse, riportando il bilancio e la spesa nei parametri della sana gestione finanziaria. Non sarebbero escluse, comunque, ipotesi di responsabilità che investono pure i dirigenti dei competenti servizi municipali”. Il primo cittadino ha parlato dell’impegno dell’esecutivo: “Sono stati recentemente pagati, con le risorse economiche di un decreto statale, circa 6 milioni di euro. Il Comune ha pure soddisfatto le aspettative delle imprese che hanno eseguito diversi lavori negli anni scorsi. Sono state concluse, infine, alcune transazioni finanziarie, che hanno risolto altrettanti contenziosi con i privati”.
Nonostante gli sforzi, però, l’entità complessiva del deficit resta ancora elevata. Sull’Ente pesano circa 4.500.000 euro di debiti fuori bilancio; non esiste alcuna copertura finanziaria per 3.500.000 euro; le anticipazioni di cassa – alla data del 28 ottobre scorso – ammontano a 3.946.042 euro. Esistono poi altri oneri consistenti verso fornitori e professionisti, nonché spese per consumi di energia elettrica, che l’esecutivo non è nelle condizioni di pagare in tempi brevi. Il sindaco Marletta ha ammesso: «Restano oggettive difficoltà nel mantenimento di tanti servizi pubblici. L’esposizione è aggravata, purtroppo, dai ridotti trasferimenti di Stato e Regione». Altre considerazioni, infine, merita l’evasione fiscale. Quasi il 70% dei contribuenti non paga i tributi locali: un record poco lusinghiero, che rischia di “azzerare” qualsiasi sacrificio. E di affossare le chance della ripresa comunale.