Pistola da guerra e munizioni. Il consigliere comunale Leonardi nei guai
0Dovrà rispondere di porto abusivo di arma da guerra, Rocco Leonardi, 55 anni, medico odontoiatra, attualmente consigliere comunale. L’arresto è avvenuto nel corso dell’intensa attività di controllo del territorio messa in atto dai carabinieri della stazione di Lentini che hanno operato in stretta collaborazione con il reparto specializzato “Squadrone Eliportato di Sicilia”. L’uomo, nel corso di una perquisizione personale effettuata nelle campagne di Lentini è stato trovato in possesso di una pistola a tamburo calibro 38 che era stata caricata con sei cartucce di cui già due risultavano già esplose. Nel corso dell’accurato controllo, inoltre, sono state trovate anche 12 munizioni dello stesso calibro, avvolte in un cellophane di plastica. La pistola classificata come arma da guerra, già destinata all’armamento delle truppe nazionali iberiche, è stata sottoposta a sequestro in attesa degli accertamenti tecnici che saranno eseguiti dalle sezioni di investigazioni scientifiche dell’Arma dei Carabinieri, i Ris di Messina. Il giudice per le indagini preliminari ha prima disposto gli arresti domiciliari, quindi ha attenuato le esigenze cautelari disponendo il solo obbligo quotidiano di firma.
La notizia ha destato parecchio scalpore in città. Rocco Leonardi, infatti, è uno dei politici più conosciuti e di lungo corso. Attualmente consigliere comunale eletto nella lista “Uniti per Scordia – Leonardi sindaco”, è stato anche assessore provinciale alle politiche finanziarie e grandi opere, nominato nelle fila di Forza Italia, a settembre 2006, nella giunta guidata da Raffaele Lombardo. Insieme ad altri consiglieri di minoranza, risultava il firmatario di una richiesta di un consiglio comunale convocato per il 22 gennaio e rinviato a data da destinarsi per l’improvvisa assenza del sindaco. Si sarebbe dovuto discutere di sicurezza e della legalità sul territorio comunale alla luce anche dei numerosi ritrovamenti di armi in diverse operazioni dei carabinieri che hanno scovato insospettabili detentori di armi e munizioni conservate illegalmente. Nei prossimi giorni il presidente del Consiglio comunale, Vincenzo Barchitta riunirà capigruppo per decidere quali misure adottare alla luce del provvedimento del giudice che potrebbe sfociare nella richiesta di rinvio a giudizio.
Intanto non sono tardate ad arrivare le prime reazioni. Per il consigliere comunale, Carlo Barchitta del Movimento Scordia Bene Comune è giusto che “Leonardi rassegni immediatamente e spontaneamente le sue dimissioni perché rifiutiamo con forza l’idea di una società armata e crediamo fermamente che chi ricopre cariche istituzionali debba essere d’esempio per tutta la collettività”. Per il sindaco, Franco Barchitta “la legalità non è una questione di dichiarazioni ma di interiorità e scelte di vita”. Per il Movimento 5 Stelle di Scordia parlano la consigliera Maria Contarino e il deputato nazionale Eugenio Saitta che si affidano ad un comunicato: “Apprendere notizie come quelle del rinvenimento di armi detenute illegalmente è sempre sconfortante. Se a possederla è un uomo o una donna delle istituzioni, votate da cittadini e cittadine, è ancora più difficile da accettare. Per i prossimi giorni sarà convocata una conferenza dei capigruppo di Scordia. In questa occasione ascolteremo le parole di Rocco Leonardi che al momento non ha rilasciato alcuna dichiarazione pubblica.
Quando si rappresentano le istituzioni si ha il dovere di seguire i principi di legalità e di buona condotta morale. Al di là del singolo caso, e degli eventuali sviluppi che seguiranno e seguiremo, chi rappresenta i cittadini deve essere trasparente e onesto oltre ogni ragionevole dubbio.”