Preso a Malta il superlatitante “Neddu a Crapa”. Era all’ergastolo per l’omicidio Agnello.
0La DDA di Catania, con l’ausilio operativo delle Squadre Mobili di Catania e Siracusa, SCO e Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia ha assestato un altro colpo alla Cosa Nostra catanese arrestando il superlatitante Sebatiano Brunno, detto “Neddu a Crapa”, nella lista dei 100 latitanti più pericolosi.
Nella tarda mattinata, personale delle Squadre Mobili di Catania e Siracusa e del Servizio Centrale Operativo, con la collaborazione del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia, ad esito di complesse indagini coordinate dalla D.D.A. di Catania, ha tratto in arresto nell’isola di Malta:
Brunno, in particolare, deve scontare una pena definitiva all’ergastolo per i reati di associazione di tipo mafioso e un omicidio quello di Nicolò Agnello, assassinato l’11 aprile del 1992 a colpi di fucile sulla strada provinciale tra Lentini e Scordia. L’agguato scattò in contrada Pontello, nei pressi di un deposito di automezzi dove la vittima lavorava come guardiano. Agnello aveva precedenti per rapine e reati contro il patrimonio ed era indicato dagli investigatori come affiliato al clan concorrente di Pippo Di Salvo a Scordia. Brunno ha scalato i vari gradi della cosca fino a raggiungere il vertice. Tanti gli arresti e le accuse che gli sono state avanzate: insieme con altre due persone venne ammanettato poi il 19 giugno del 1999. Furono anche indagati per gli omicidi di Sebastiano Liuzzo Corpo, consumato a Villasmundo il 27 febbario del 1992, di Silvano Di Salvo e Antonino Urzì, uccisi a Scordia, 27 settembre 1992, e della cosiddetta strage di San Marco, un agguato contro otto appartenenti alla cosca siracusana Urso-Bottaro il 3 settembre 1992 a Noto.
La polizia ha individuato l’abitazione utilizzata da Brunno nell’isola di Malta, in località San Pawl Il Bahar e ha proceduto al fermo del latitante che era in possesso di una carta d’identità falsa.
Brunno è considerato dagli inquirenti il reggente dell’organizzazione mafiosa Nardo, operante nel comprensorio settentrionale della provincia di Siracusa, con interessi anche nel comune catanese di Scordia, storicamente legata alla famiglia di Cosa nostra catanese – cosca Santapaola – Ercolano.