Pronta la sfiducia per il presidente del Consiglio comunale. La firmano 9 consiglieri
0Mancanza di autorevolezza e imparzialità, sudditanza nei confronti del sindaco, mancato rispetto del regolamento del consiglio comunale. Questi e altri sono i rilievi che vengono mossi al presidente del consiglio comunale, Vincenzo Barchitta a cui nove consiglieri hanno fatto pervenire una mozione di revoca. Si tratta di un atto di sfiducia che giunge a meno di sei mesi dalla scadenza del mandato elettorale e porta la firma dei consiglieri Maria Bonaciti, Gianluca D’Agosta, Giuseppe Clemenza, Giovanna Catalano, Maria Luisa Minissale, Filippo Moscato, Santi Isaia, Eugenio Russo e Maria Contarino. Un atto d’accusa “bipartizan” che vede insieme consiglieri di minoranza e di quella che si può ormai definire ex maggioranza e che arriva dopo l’ennesimo contrasto all’interno del consiglio dove, a detta dei firmatari, il presidente non ha preso difesa, iniziativa o richiamo al decoro, alle pesanti parole rivolte a membri del consiglio sia di maggioranza che di opposizione o anche ex consiglieri o amministratori da parte del primo cittadino e da un membro della sua giunta, In particolare i consiglieri stigmatizzano la conduzione dell’ultima seduta in cui il presidente non ha difeso né il consiglio ne in particolare i due consiglieri vittime della parole espresse dal sindaco che i firmatari definiscono poco educate e sessiste. Barchitta viene accusato di non avere preso alcuna iniziativa su questioni importanti come la mancata presentazione delle relazioni annuali del sindaco, sulla vicenda che riguarda la nomina del comandante dei vigili urbani e sulla mancata presentazione del bilancio di previsione 2020-2022. Il presidente Barchitta commenta: “Si tratta di una banale mossa a pochi mesi dalle nuove elezioni comunali. Mi chiedo come mai un presidente che per quasi 5 anni andava bene per tutti venga sfiduciato alla vigilia di nuove elezioni. Un presidente che con la sua delega all’acquedotto è riuscito a risolvere la crisi idrica, sposando l’esigenza primaria dei cittadini”.