Protestano i genitori dei bambini dell’asilo nido
1Non sono disposti a cedere i genitori dei bambini che frequentano l’asilo nido di via Capuana alla richiesta dell’amministrazione comunale che ha aumentato la retta mensile per il 2013 da 76 a 110 euro. Lo hanno detto a chiari lettere nel corso del consiglio comunale aperto convocato su richiesta dei consiglieri Ferro, Sciacca, Vitagliano, Frazzetto e Leonardi. L’asilo nido comunale di recente costruzione è stato aperto al pubblico nel 2011 e può accogliere 34 bambini che, secondo i dai forniti dal comune, negli ultimi mesi si sono ridotti a 19. Ciò ha obbligato l’amministrazione comunale ad intervenire aumentando la retta e stabilendo il trasferimento di una delle quattro insegnanti in ruolo ad altro servizio. Una decisione che non è stata accettata di buon grado dai genitori dei bambini rimasti a frequentare l’asilo che tra l’altro non dispone più del servizio della mensa. “Noi non abbiamo alcuna intenzione di pagare questi soldi – afferma una delle mamme – e non ci muoveremo dalla scuola”. “I nostri bambini – ribatte un’altra mamma – si sono ormai legate alle loro insegnanti e non possono subire un trauma”. Numerosi gli interventi dei consiglieri presenti in aula a sostegno delle istanze dei genitori. “Questo servizio non finirà in mano ai privati, così come qualcuno sembra avere deciso. A sostenerlo è Francesco Leonardi. “Si tolgano le mani dall’asilo nido – dichiara Nicolò Ferro – chiedo l’immediato ritiro in autotutela della delibera e l’avvio di una campagna promozionale capillare di quella che è la struttura fiore all’occhiello del Comune di Scordia. “La volontà dell’amministrazione – ha dichiarato il sindaco Angelo Agnello – è quella di mantenere aperto l’asilo. Ma dobbiamo fare i conti con le regole che ci impongono delle misure obbligatorie per garantire la sopravvivenza delle struttura, in caso contrario, saremo costretti ad affidarla a privati”.
Sono stati affrontati anche i delicati problemi strutturali delle scuole, molte delle quali mancano di certificato di stabilità perchè costruite più di 30 anni fa come sottolineato dal dirigente Salvatore Campisi.
Nel corso della seduta aperta anche agli interventi del pubblico alcuni esponenti del movimento Scordia Bene Comune hanno esposto uno striscione di protesta. Il presidente del consiglio lo ha fatto rimuovere dall’aula.