Risolto il giallo della morte di Nunzio Sedici
0Una tragica fatalità. I carabinieri della locale stazione coordinati dal Luogotenente Gaetano Balsamo, con il supporto della Compagnia di Palagonia, a meno di 24 ore dal ritrovamento del cadavere di Nunzio Sedici, hanno fatto piena luce sulla morte che sarebbe sopraggiunta all’alba di venerdi scorso. Secondo un’attendibile ricostruzione, che sarebbe stata confermata anche dai familiari, l’uomo si sarebbe svegliato molto presto per recarsi al lavoro e come era solito fare, aveva deciso di fumare una sigaretta sul terrazzo di casa. La chiusura accidentale della porta gli avrebbe impedito di rientrare. Per evitare di svegliare la moglie, avrebbe tentato di rientrare passando attraverso il balcone dell’edificio limitrofe. E proprio mentre tentava di passare nel terrazzo vicino, più basso di tre metri, avrebbe perso l’equilibrio piombando sulla vetrata del lucernaio e facendo un volo di una decina di metri. La morte sarebbe sopraggiunta sul colpo. La moglie non si è evidentemente accorta di nulla e pensandolo al lavoro ha atteso il suo rientro, invano. Così, domenica, è scattata la denuncia per la scomparsa del marito con le forze dell’ordine che hanno messo in moto la macchina delle ricerche. E’ toccato all’ignaro padrone della casa disabitata, in via Garibaldi 168, fare la macabra scoperta. L’uomo è stato subito attirato dall’odore nauseabondo proveniente dall’interno. Qui ha trovato il povero Nunzio riverso a terra senza vita. Nunzio Sedici, 39 anni, originario di Catania, era sposato con una donna di origini pugliesi ma residente a Scordia. Insieme ai tre figli, il più piccolo di pochi mesi, vivevano al terzo piano di uno stabile di proprietà in via Agrigento a ridosso dell’edificio in cui è stato rinvenuto cadavere.
Descritto da amici e conoscenti come un bravo ed infaticabile lavoratore, prestava la sua opera come barista presso il chiosco di Parco Robinson in viale Aldo Moro. Per sbarcare il lunario, si adattava anche a fare l’imbianchino e il muratore. Stamani, così come deciso dal sostituto procuratore della Repubblica di Caltagirone, sarà la dott.ssa Maria Francesca Berlich ad effettuare l’autopsia presso l’obitorio del cimitero di Scordia. Subito dopo la salma dovrebbe essere consegnata ai famigliari per le esequie di rito. Intanto, sul caso, la Procura della Repubblica di Caltagirone ha aperto un’inchiesta.