San Rocco pellegrino tra le case della sua città
0Si è conclusa ieri la prima fase dei festeggiamenti patronali di Scordia dedicati a San Rocco. Cominciata lo scorso 7 agosto, con il novenario predicato ogni giorno da diversi sacerdoti, la festa si concluderà sabato prossimo con le celebrazioni dell’ottava. Domenica scorsa, dalla chiesa di S. Giuseppe, si è snodato il corteo che ha traslato la reliquia del santo patrono fino alla chiesa madre, dove il parroco di S. Giuseppe, don Gaetano Tomagra, ha celebrato l’Eucaristia.
Venerdì, solennità dell’Assunta, è stato per gli scordiensi la vigilia della festa del patrono.
In piazza Umberto I, tutte le parrocchie di Scordia si sono riunite insieme per celebrare la solenne eucaristia. “Maria è assunta in cielo per continuare il mistero della morte e risurrezione di Gesù Cristo e raggiungere l’amore di quel Dio per cui ha orientato la sua vita ed è diventata madre della Chiesa” così p. Vito Valenti, parroco della matrice di Scordia, nell’omelia. “Anche noi siamo chiamati a lasciar trasformare la nostra vita dalla grazia di Gesù Cristo, così che lui possa donarci la vita eterna”. Ha quindi invitato a pregare per i cristiani perseguitati: “Nel secolo scorso, nei paesi orientali, sono stati uccisi diversi martiri cristiani, certamente più numerosi di quelli dei tempi dei romani, di Erode. Non possiamo vivere nell’indifferenza questo evento della nostra storia, preghiamo invece per questi nostri fratelli, affinché possano anche loro vivere la libertà di religione”.
Dopo la celebrazione, il simulacro ligneo seicentesco del santo patrono è stato affacciato sul sagrato, dando il via alla giornata di festa, e i numerosi presenti hanno ricevuto la benedizione con la reliquia di San Rocco custodita in chiesa madre. Quindi, è stata inaugurata la mostra fotografica “I fotografi di Scordia per San Rocco”, visitabile fino a sabato a palazzo Modica.
Ieri, invece, è stato il giorno dedicato al patrono San Rocco. A celebrare l’Eucaristia sul sagrato della chiesa madre è stato Mons. Umberto Pedi, che ha tenuto un’omelia incentrata sui valori e sulla spiritualità di San Rocco. “San Rocco è il discepolo di Gesù, che ha incarnato nel dinamismo della sua vita il ‘non sono venuto per essere servito ma per servire e dare la mia vita per gli altri’. Siamo qui per rispecchiarci nel nostro santo patrono perché la nostra vita diventi come la sua”. E quindi ha invitato a trovare “in San Rocco la dinamica per essere veramente cristiani, autentici discepoli di Gesù”.
Dopo la Messa solenne, il simulacro di San Rocco ha attraversato la piazza allo scoppio dei fuochi d’artificio e, accompagnato dalle autorità civili e militari di Scordia e dalle note della banda musicale, ha attraversato in processione alcune strade della città, dove il suo passaggio è stato salutato con coperte, luci, bandierine e fuochi d’artificio. Quindi, dopo la processione, il santo è tornato nella piazza gremita, dove è stato accolto dai giochi pirotecnici e dalla facciata barocca della chiesa madre illuminata scenograficamente.
Così si è conclusa la prima parte della festa patronale. Sabato prossimo, a conclusione dell’ottavario, la statua di San Rocco uscirà di nuovo in processione per incontrare ancora una volta i fedeli della città di cui è invocato patrono.
FRANCESCO AMATO