Santo Stefano: escursione al Parco cava
1Tre le parole in dialetto, “rrùmpiri, rifùnniri, siminàri”, che richiamano la lavorazione del grano e che sono riportate nella locandina promotrice della nuova e imminente escursione al Parco Suburbano Grotta del Drago – Torrente Cava.
E ancora: “Attrezzi e vocabolario nella cultura del grano” per riscoprire e non dimenticare la nostra identità culturale. Un titolo che in poche righe spiega il senso e il fine per il quale è nato un comitato, per far rivivere questa parte del nostro territorio.
A un anno dalla prima escursione si ripete, con crescente entusiasmo, l’esperienza di un “Natale al parco”, più precisamente un’escursione nelle zone B e C del parco: Canalicchio – Sorgiva e Grotta del Drago, organizzata dai membri del comitato pro parco per il giorno di Santo Stefano, 26 Dicembre 2011.
Un programma ricco di sorprese tinte di verde e di tradizione. La dimostrazione dal vivo del cavallo che tira l’aratro (u cavaḍḍu spaia e-mpaia ccu ll’araṭṛu), la produzione di ricotta dal vivo, secondo metodi tradizionali, il pranzo a sacco, l’escursione alla Grotta del Drago. E per coloro che vogliono immergersi nella natura tutto il giorno, è prevista un’escursione per l’intera giornata (condizioni meteo permettendo).
«Quel giorno sarà possibile disporre anche della toilette grazie alla cortesia della signora Ferrante che gentilmente metterà a disposizione degli escursionisti il proprio bagno – afferma Alessio Gavini, membro attivo del comitato – ci sono persone come Pippo Li Volti, Maria Germanà, il prof. Nuccio Gambera, Giambattista Pisasale e tanti altri che mettono l’anima lavorando al parco. Noi crediamo in questo progetto e lo porteremo avanti fino in fondo – e conclude dicendo – vorrei si sapesse anche che grazie alla segnalazione alla Sovraintendenza fatta dall’archeologa Laura Sapuppo, è stato convocato il funzionario dell’ufficio tecnico (area urbanistica), Ennio Cristaudo, affinché l’area archeologica, attualmente circoscritta alla Grotta del Drago, venga ampliata partendo dalla zona nei pressi del cimitero fino a ‘Urgu tintu».
Alessio Gavini ci racconta anche di aver scoperto, insieme agli altri membri, un pavimento di terracotta nel vecchio casolare in contrada Montagna che, grazie al certosino lavoro dei volontari impegnati nella rinascita di questi luoghi, è stato ulteriormente “riportato in vita” pur mantenendone il naturale stato di conservazione dovuto al tempo trascorso.
«Da più di un anno fervono le attività attorno alla sorgente naturale del Canalicchio, la località in contrada Montagna collegata a quella di ‘Urgu tintu, Grotta del Drago e Cava – scrive il Prof. Nuccio Gambera nel bollettino “Eta, saggi e documenti” ultima edizione edita dal museo Mario de Mauro di Scordia – da quando l’intenzione appassionata di arrestarne il degrado e di recuperarne la fruibilità sicura per le future generazioni, ha portato un gruppo di volontari a scommettersi nella loro attenta esplorazione, emergono quasi quotidianamente nuovi elementi…».
Novità che forse non finiranno mai di stupirci, perché la grandezza del parco non sta solo nelle sue dimensioni territoriali, ma anche nelle potenzialità didattiche di luoghi che appartengono al nostro patrimonio culturale.
«Invitate i vostri amici per una festa al parco in allegria» – si legge sulla pagina Facebook dedicata al Parco Suburbano “Grotta del Drago – Torrente Cava”, Scordia (CT), e noi vogliamo aggiungere che questa è la possibilità che ognuno di noi ha per “vivere” un nuovo capitolo della storia del parco che sta nascendo.
E ancora, sempre sulla pagina del parco troviamo un estratto da un intervento del Papa Benedetto XVI, importante spunto per il confronto e la crescita: «Quando nel nostro rapporto con la realtà c’è qualcosa che non va, allora dobbiamo tutti riflettere seriamente sull’insieme e tutti siamo rinviati alla questione circa i fondamenti della nostra stessa cultura. Mi sia concesso di soffermarmi ancora un momento su questo punto. L’importanza dell’ecologia è ormai indiscussa. Dobbiamo ascoltare il linguaggio della natura e rispondervi coerentemente»
Giambattista Pisasale, che aiuta a coordinare le attività, ci parla con entusiasmo: «abbiamo trasformato un’utopia, un sogno in una idea e poi in un progetto concreto, le chiavi di lettura sono molteplici, tra le quali penso con molta modestia che, parlando di rischio idrogeologico, investire oggi un euro in prevenzione significa risparmiare domani, e quello che risparmi domani non ha la stessa unità di misura, perché la vita non si misura in euro – e continua dicendo – investire in questa direzione vuol dire anche creare lavoro e lavorare mettendo l’Uomo al centro delle priorità, al centro dell’agenda politica. Spero che parlare di rispetto della natura, di valorizzazione del proprio territorio possa fungere da volano per stimolare la sensibilità della nostra comunità verso un tema così importante, la prevenzione, che i fatti recenti del messinese e i repentini cambiamenti climatici hanno portato alla ribalta»
E Giambattista conclude con un ulteriore pensiero che spinge alla riflessione: «Tutti nella vita abbiamo bisogno di un nemico per accendere le nostre passioni, c’è chi da destra lo vede a sinistra, chi da nord lo vede a sud, chi da sud lo vede sempre a sud, chi ce l’ha accanto tutti i giorni sul posto di lavoro, o al bar, o entrambi; noi ci siamo scelti i nostri di nemici, che si chiamano incuria, degrado, abbandono, dimenticanza e memoria corta; e poi un popolo, una comunità se non ha una Identità radicata, che riesca a trasformare il luogo in cui abiti nel territorio in cui vivi, non può seguire un percorso di crescita forte e coerente: anche questa è la nostra battaglia ed è così che scegliamo i nostri alleati. Se volete essere dei nostri, venite a condividere un po’ di tempo con noi. Fatelo per voi».
Il comitato sta lavorando anche ad una suddivisione logica in zone del parco, A) Urgu Tintu, B) Canalicchio – Sorgiva, C) Grotta del Drago, D) Pianura cimitero, E) Cava, F) Costa, oltre al disegno dei sentieri e tantissime altre attività.
Cogliamo l’occasione per invitarvi a visitare il Museo e archivio storico Mario de Mauro e a ritirare gratuitamente “Eta, saggi e documenti” le cui pagine costituiscono la cronaca documentata delle attività svolte all’interno del parco cava e per il parco cava dal 26 dicembre 2010 fino ad oggi.
TANIA CATALANO