Scordia Bene Comune e Rifondazione Comunista propongono una verifica alla Commissione parlamentare antimafia
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Scordia Bene Comune e Rifondazione Comunista evidenziano il coinvolgimento di Scordia quale territorio segnato dalla presenza del fenomeno di stampo mafioso. In un passato non lontano Scordia ha corso il rischio di vedere la propria economia fortemente condizionata e stravolta da personaggi coinvolti anche in indagini e in procedimenti giudiziari diversi.
Auspichiamo che l’inchiesta appuri, oltre ai fatti contestati, eventuali relazioni degli arrestati, residenti e non, con ambienti del mondo affaristico e imprenditoriale.
E’ arrivato il momento di chiedere alla Commissione parlamentare antimafia una verifica della diffusione degli interessi criminali a Scordia e nelle località circostanti, anche per accertare e valutare la natura e le caratteristiche dei mutamenti e delle trasformazioni del fenomeno mafioso e di tutte le sue connessioni, comprese quelle istituzionali.
La Pubblica amministrazione deve garantire nei propri atti il massimo rispetto della legalità, della trasparenza come condizione per affermare una cultura consapevole del bene comune e contrastare il diffondersi di logiche privatistiche, attraverso le quali si determina l’intreccio tra politica, affari e mafia. In tale contesto chiediamo segnali inequivocabili su alcuni passaggi amministrativi dimostrati fino ad ora illegittimi.