Si chiama Antivita il romanzo d’esordio di Nazareno Cappellano
0Nella dimensione dell’antivita tutto è fermo, non c’è spazio per l’amore, non c’è spazio per gli affetti. Là il sole non sorge perché il moto dei pianeti si arresta. – Tratto da Antivita –
Ha un’impronta autobiografica“Antivita”, il romanzo di Nazareno Cappellano, scrittore scordiense laureato in filosofia che, per il suo libro, ha scelto “Bookabook”, casa editrice con sede a Milano, che gli ha consentito di avviare una campagna di crowdfunding con l’obiettivo di raggiungere un pre-ordine (in formato digitale o cartaceo) di 250 copie che permetteranno la stampa del romanzo.
“Ho scelto la modalità del crowdfunding affinché si raggiungesse lo scopo di creare un pubblico di lettori veramente interessato, che mostri quindi curiosità e apprezzamento per il manoscritto” ci ha rivelato lo scrittore.
Marsilio, protagonista del romanzo, giovane con una grande passione per la lettura, non si sente attratto dal piccolo borgo in cui vive. Si ritaglia, così, un mondo tutto suo, fatto di libri.
Il racconto si concentra sulla personalità del protagonista che si lascia incantare da Leonardo, un ragazzo dalla forte personalità, e da Liana, giovane spigliata e travolgente. Tuttavia, gli incontri di Marsilio non cambiano il suo essere introverso e, non riuscendo in alcun modo ad arginare la lettura, Marsilio ad un certo punto, sarà costretto a fare i conti con la sua psiche e, nel tentativo di cercare sé stesso troverà, oltre che un nuovo equilibrio, anche qualcosa di inaspettato.
“Con questo romanzo ho tentato di coinvolgere un pubblico abbastanza variegato. Il mio destinatario, però, rimane chi non ha avuto la possibilità di creare, di dare vita a qualcosa di buono, esorcizzando una delle mie più grandi paure, quella di non lasciare traccia di me”.
“All’inizio volevo scrivere un romanzo autobiografico – racconta Nazareno – poi è successo qualcosa, forse non volevo più parlare di me. Ho finito per scrivere di qualcuno che non ho mai conosciuto, ma che ho sentito vicino dall’inizio alla fine. Uno spirito sfortunato che non ha avuto la possibilità di dare vita a qualcosa di buono”.
TANIA CATALANO