Si sono conclusi ieri i festeggiamenti dedicati al patrono di Scordia, San Rocco.
0Durante questa settimana, tutte le parrocchie si sono recate a turno in pellegrinaggio in chiesa madre per venerare il patrono San Rocco, e sono inoltre state celebrate delle Eucaristie dedicate a temi particolari.
Inoltre, in questa settimana è stato possibile partecipare agli eventi culturali della festa: la mostra di fotografie e ceramiche “La casa di San Rocco”, la tradizionale stagione concertistica “Musica al chiostro” del coro polifonico “S. Domenico Savio” e un concerto dedicato al patrono dalla banda musicale “Stesicorea”. Tutti questi tre eventi hanno ottenuto un grande seguito tra gli scordiensi, in termini di interesse e partecipazione.
Ieri, invece, è stata celebrata la conclusione dell’ottavario. In serata è stata celebrata l’Eucaristia dal parroco, p. Vito Valenti, che nell’omelia ha dato una “ricetta” per la santità. “I santi – ha detto – non sono superuomini, ma persone che hanno messo in atto l’amore di Dio”. A conclusione della Celebrazione è stato consegnato il pane benedetto ai presenti, segno che ormai si ripete da diversi anni. “È un segno che ricorda un passaggio della vita di San Rocco – ha detto p. Valenti -: lasciato solo a marcire, un cane gli dava ogni giorno il pane di cui aveva bisogno. È questo che dobbiamo fare anche noi: condividerlo e portarlo a chi ne ha bisogno”.
Quindi, allo scoppio dei fuochi pirotecnici, il simulacro del Santo Patrono ha cominciato il suo giro per le vie della città, accompagnato dal vicario parrocchiale, don Rocco Todero, dalle autorità civili e militari e da un numeroso gruppo di persone. Si è fatto notare il passaggio del santo dal tratto tra via Puglisi e via Principessa di Piemonte, completamente al buio, secondo quanto ci ha detto l’amministrazione, a causa di un guasto alla cabina elettrica.
Come ormai da diversi anni, anche quest’anno non sono esplosi i fuochi in piazza della Repubblica, da cui il patrono ha fatto accesso in via Tenente De Cristofaro per tornare in chiesa madre da via Bellini.