Tre vigili urbani sono indagati dalla Procura. Avrebbero annullato una multa
0Falso in atto pubblico e abuso d’ufficio. Sono i reati contestati dalla Procura della Repubblica di Caltagirone a tre vigili urbani in servizio presso il comando della Polizia Municipale. L’avviso di conclusione delle indagini preliminari è stato notificato dai Finanzieri del Comando Provinciale di Catania ed è conseguente all’esito delle indagini svolte dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Caltagirone che hanno fatto emergere il concorso dei tre nella materiale falsificazione e conseguente annullamento di un verbale elevato per infrazioni al Codice della Strada. In particolare, secondo quanto ricostruito dagli uomini delle Fiamme Gialle, due dei Vigili Urbani avevano provveduto a contestare, durante il turno di servizio, una infrazione nei confronti di un automobilista. Successivamente, su interessamento del terzo collega, amico del conducente sanzionato, al fine di favorire quest’ultimo e precostituire un presupposto dell’annullamento dell’atto, avrebbero materialmente alterato il verbale modificando l’indicazione della targa del veicolo, rendendo di fatto non immediatamente identificabile il mezzo. Quindi, al fine di procedere al concreto annullamento del verbale, hanno apposto la dicitura “annullato in autotutela” per “targa errata in quanto non leggibile”. Atto illegittimo che di fatto li ha sottratti alla vigilanza del loro Comandante, unica autorità alla quale, al ricorrere dei presupposti di legge, compete la potestà dell’eventuale annullamento in autotutela dei verbali elevati. Secondo il Pubblico Ministero, Vincenzo Calvagno d’Achille, responsabile del procedimento, la grave condotta dei tre pubblici ufficiali, oltre ad avere procurato un ingiusto vantaggio patrimoniale alla persona verbalizzata, ha altresì determinato un contestuale danno all’amministrazione comunale del tempo e comunque precedente a quella attuale guidata da Franco Barchitta che ha dichiarato: “Avvieremo prima possibile un procedimento disciplinare nei confronti dei tre dipendenti coinvolti in questa vicenda. Si tratta – afferma il sindaco – di un atto dovuto a conclusione di indagini. Attendiamo l’esito giudiziario ma quello che mi preoccupa è, oltre al danno erariale, anche quello di immagine in un momento in cui stiamo cercando di riacquistare la fiducia dei cittadini ma tengo a precisare che si tratta dipendenti che hanno sempre mostrato impegno e correttezza per questo auspico che tutto si possa risolvere per il meglio”. Adesso i tre indagati hanno 20 giorni per presentare le loro controdeduzioni ed eventualmente presentarsi per rilasciare dichiarazioni o chiedere di essere sottoposti ad interrogatorio quindi toccherà al Giudice per le Indagini Preliminari decidere se archiviare o procedere con il rinvio a giudizio.