Un centauro militellese muore durante un’escursione da cross a Francofonte
0Si è trasformata in tragedia, nelle campagne di Francofonte, in un’area limitrofa al territorio di Militello, tra le contrade Case di Callari e Passaneto, un’escursione tra appassionati di motori. Per il militellese Davide Mellone, 49 anni, ex tipografo, artigiano, non c’è stato nulla da fare.
A bordo di una moto enduro “Vor 450” e in compagnia di tre amici, durante una manovra inesatta o a causa di un contatto preliminare con altri mezzi, il centauro si sarebbe violentemente schiantato su un palo, riportando un trauma cranico-toracico, fratture agli arti e lesioni interne.
Agli operatori sanitari del Sues 118 di Vizzini, che hanno riscontrato l’immediato decesso dell’uomo, non è servito nemmeno l’utilizzo estremo del defibrillatore: “La vittima – ha ammesso uno dei soccorritori, con l’intervento di un medico – non aveva più alcuna frequenza cardiaca”.
Scene di comprensibile disperazione hanno accompagnato, dopo il sinistro mortale, i tentativi di soccorso dei compagni. Sul luogo, in una località naturale, che riconcilia lo sport all’ambiente, tra altipiani e distese, momenti di rabbia sono stati pure vissuti da alcuni ciclisti, che hanno potuto soltanto porgere un saluto all’estinto.
Oltre alle prime ipotesi dell’accaduto, rilevamenti tecnici sono stati eseguiti dai carabinieri, che hanno accompagnato il feretro, dopo la ricomposizione del cadavere, nei locali dell’obitorio francofontese. Il corpo è stato messo, intanto, a disposizione della competente autorità giudiziaria, che disporrà, secondo le determinazioni della Procura della Repubblica di Siracusa, gli opportuni accertamenti di medicina legale. Nulla è emerso, ieri sera, in ordine alla restituzione della salma e al nulla-osta per lo svolgimento dei funerali.
Mellone è noto agli ambienti militellesi per il suo carattere estroverso. La sua indomita passione per i motori, che lo portava ad attraversare “mulattiere” e paesaggi campestri, rappresentava soltanto un momento di divertimento e svago. Non si era mai cimentato in prove di gara ufficiali o in campionati di motocross, prediligendo l’aspetto amatoriale delle “evoluzioni” motoristiche, la passeggiata libera e non competitiva.
La notizia della sua improvvisa e tragica scomparsa ha turbato, ieri, la serenità di una comunità che, in diverse zone del paese, ne ha ricordato il suo profilo umano e sociale, nonché la ricorrente vicinanza in ambienti politici di destra. Lascia la moglie e due figli.
LUCIO GAMBERA