Uso improprio delle risorse idriche. Il comune lancia un accorato appello ai residenti di contrada Montagna.
2Piscine, prati, fontane ornamentali e vasche da giardino. Ecco dove potrebbe finire buona parte dell’acqua della rete idrica. Un uso assolutamente improprio che soprattutto nel periodo estivo è da ritenersi insostenibile. L’accorato appello giunge dal comune ed in particolare dall’assessore Giuseppe Zappalà (nella foto) che prima da consulente e oggi da assessore, si occupa della gestione delle risorse idriche e che in questi giorni è riuscito a strappare con i denti un impegno spesa di 4 mila euro per la riparazione di una pompa di rilancio nelle vasche di via Pertini che permette l’approvvigionamento idrico proprio del popoloso quartiere Montagna che nel periodo estivo raddoppia e quasi triplica i suoi abitanti con aumento dei consumi di acqua. Difficile affermare quanti siano realmente gli abusi, considerato che il comune non è dotato di strumenti di telemetria che in tempo reale possano registrare anche l’eventuale furto di acqua che, come accaduto più volte, non è una pratica tanto isolata.
Nell’appello lanciato attraverso il sito del comune, da manifesti e che noi rilanciamo ai nostri lettori residenti a Scordia, è ritenuta di estrema importanza la collaborazione attiva da parte di tutti i cittadini finalizzata anche alla segnalazione, che rimarrà anonima, di eventuali abusi.
La carenza di risorse idriche, potrà comportare l’interruzione della continuità di erogazione dell’acqua potabile in contrada Montagna.