Usura. Scoperta un’organizzazione nel calatino.
1Nelle prime ore di oggi il Comando Provinciale dei Carabinieri, ha dato esecuzione ad un’ ordinanza di Custodia Cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Caltagirone su richiesta della locale Procura della Repubblica guidata dal Procuratore Capo Dott. Paolo Giordano, nei confronti di 12 persone. Nell’operazione, denominata ‘I Carusi’, sono finiti in manette Francesco Paolo Ragusa, di 59 anni, Fabio Giuseppe Specchiale, di 36, Oscar Maria Crimi, di 36, Giuseppe Modica, di 24, Salvatore Modica, di 22, Andrea Ragusa, di 27, Emilio Giuseppe La Rocca, di 41, Francesca Placenti, di 47, Giuseppe Disilvestro, di 31, Michele Coppoletta, di 44, Francesco Paolo Monteleone, di 57, e Franco Di Stefano, di 55.
Gli arrestati, soliti a denominarsi tra loro e quando si presentavano “I Carusi”, sono ritenuti responsabili – a vario titolo – dei reati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di usura, estorsione, impiego di denaro e beni di provenienza illecita, intestazione fittizia di beni o attività commerciali ed altro. In particolare l’attività investigativa, condotta dalla Compagnia Carabinieri di Caltagirone, è stata avviata nel mese di settembre 2010, allorquando si è deciso di sviluppare alcuni spunti investigativi, emersi da precedente attività di polizia giudiziaria denominata “Efesto” conclusasi con l’arresto di 8 persone per reati di ugual specie, che facevano supporre alcuni episodi di usura. L’indagine, svolta con l’ausilio di intercettazioni ambientali e telefoniche, ma anche dei più tradizionali servizi di osservazione, pedinamento e controllo, ha permesso di ricostruire l’operato del gruppo criminale, la quale attività può essere suddivisa in due principali settori: Il primo, che vede protagonisti gli indagati Coppoletta Michele, Monteleone Francesco Paolo e Di Stefano Franco, come ipotizzato inizialmente, dedito al prestito di denaro a tassi usurai. In alcuni casi si e’ accertato che il tasso d’interesse applicato superava il 166%, inoltre gli associati non si facevano scrupolo di sottrarre con violenza e minaccia, a titolo di garanzia o parziale restituzione del debito, la disponibilità di immobili o mezzi di proprietà degli usurati; Il secondo settore, al quale hanno attivamente operato i restanti indagati, intento alle estorsioni ai danni di piccoli e medi imprenditori edili mediante l’imposizione, con minacce e ripetuti danneggiamenti, delle forniture di materiale inerte, calcestruzzo, noleggio mezzi ecc…. I carusi, oltre ad avere la disponibilità di armi non rinunciavano a commettere qualsivoglia genere di reato pur di affermare nel territorio la propria supremazia e accrescere il loro prestigio criminale. Inoltre gli stessi siccome già gravati da precedenti di polizia giudiziaria, al fine di eludere eventuali investigazioni patrimoniali a loro carico, non esitavano ad intestare a dei compiacenti prestanome le proprie attività economiche, sul conto delle quali sono in corso approfonditi accertamenti volti al sequestro.
Da evidenziare che l’impianto investigativo ha trovato e dato riscontro a diverse denunce di imprenditori, anche di rilievo nazionale, impegnati nell’area calatina alla costruzione di strade, impianti fotovoltaici e aree di servizio per la distribuzione di carburanti, che hanno ricevuto da parte del sodalizio criminale ripetute minacce volte all’imposizione di lavori e forniture di calcestruzzo. Insomma, l’operato dell’Arma è stata certamente utile a infondere fiducia a tutta la comunità Calatina, che ha superato, in varie forme, il muro di omertà e, mostrando fiducia nelle istituzioni, ha manifestato il fermo rifiuto nei confronti dell’arroganza criminale consolidando così una decisa svolta verso la legalità. L’attività di esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare è iniziata alle ore 03:00 circa odierne, ha visto operare 70 militari del Comando Provinciale Carabinieri di Catania supportati dall’alto da un elicottero utile a scongiurare eventuali tentativi di fuga. Sono in atto, con l’aiuto di unità cinofili, mirate perquisizioni domiciliari finalizzate alla ricerca di armi e stupefacenti nonché di altri indizi ed elementi utili circa le attività illecite in cui sono coinvolti i soggetti destinatari dell’attività di P.G.
GLI ARRESTATI:
RAGUSA Francesco Paolo, di Grammichele del 53,
SPECCHIALE Fabio Giuseppe, di Liestal del 76,
CRIMI Oscar Maria, di Catania del 76,
MODICA Giuseppe, di Caltagirone dell’88,
MODICA Salvatore, di Caltagirone del 90,
RAGUSA Andrea, di Caltagirone dell’85,
LA ROCCA Emilio Giuseppe, di Grammichele del 71,
PLACENTI Francesca, di Ragusa del 65
DISILVESTRO Giuseppe, di Soletta del 73
COPPOLETTA Michele, di Grammichele del 68
MONTELEONE Francesco Paolo, di Grammichele del 55,
DI STEFANO Franco, di Niscemi del 57.