Voto unanime della conferenza dei servizi: niente “Megastore” a Scordia
19Si ferma sul traguardo finale il progetto per la realizzazione del centro commerciale “Scordia Megastore” che sarebbe dovuto sorgere nei locali dismessi dell’ex Copeca in via Aldo Moro. La conferenza dei servizi riunita nell’aula consiliare del comune, scelta obbligata per la massiccia presenza di cittadini, ha espresso parere sfavorevole al rilascio delle autorizzazioni commerciali con il voto contrario dei componenti ammessi al voto, rappresentanti di Camera di Commercio (Franco Virgillito), Provincia (Sebastiano Messina) e Regione (Leonardo Pipitone) a cui si è “allineato” anche il sindaco di Scordia, Angelo Agnello. Dal piano di impatto commerciale sono venute fuori tutta una serie di discrepanze come la mancanza di vendita di prodotti non alimentari e “la resistenza sul territorio che si manifesta con problemi di interesse generale”, motivazione che è stata ampiamente espressa dal dott. Pipitone: “Non possiamo non raccogliere il disagio sociale di una città che non accetta un centro commerciale nel proprio tessuto economico”. I rappresentanti di categoria, Confcommercio, Confereserenti e Cna e i numerosi commercianti e artigiani presenti hanno così tirato un sospiro di sollievo accompagnando con lunghi applausi, inusuali per una conferenza dei servizi, le dichiarazioni di voto. La decisione di ieri era stata anticipata da un’affollata assemblea che si era svolta il 27 gennaio in cui i commercianti si erano scontrati con il parere favorevole espresso in quella sede dal sindaco. A sostenere le motivazioni del no era arrivato a Scordia anche il presidente di Confcommercio Sicilia, Piero Agen.
“E’ la vittoria del commercio a Scordia del lavoro dei nostri tecnici – ha affermato il vice direttore provinciale, Giuseppe Cusumano – Rimaniamo favorevoli alla modernizzazione ma contrari al rilascio incondizionato di autorizzazioni alle grandi strutture di vendita che distruggono il commercio”.
Il sindaco, nel prendere atto del voto favorevole dei tre, si è allineato alla loro decisione. “Oggi – ha affermato – si chiude un lungo iter iniziato nel 2007. Accetto il competente parere tecnico espresso e sottolineo come oggi sia stata scritta una bella pagina di democrazia”. Un’affermazione a denti stretti che stride con la posizione manifestata più volte quando di fronte alle lamentele e alle proteste, il primo cittadino ha sempre difeso i vantaggi dell’apertura di un centro commerciale a Scordia e l’importante ricaduta dal punto di vista economico anche per le asfittiche casse comunali a cui adesso verranno a mancare 650 mila euro che sarebbero tornati utilissimi per fare quadrare il bilancio.
“Vince una pacifica resistenza popolare – ha affermato il segretario provinciale del Prc, Pierpaolo Montalto – che ha permesso a questa conferenza dei servizi di prendere la decisione più giusta”.
Lapidario il commento del progettista della struttura, l’ing. Biagio Bisignani: “Non si è trattata di una decisione tecnica ma politica dettata dal clima che si è creato attorno a questa vicenda”.
Sull’esito della votazione, giungono anche le dichiarazioni del coordinatore locale del Pd, l’avvocato Franco Tambone: “Esprimiamo la nostra soddisfazione per l’esito della conferenza di servizi, che oltre ad essere corretto sul piano tecnico è sempre stato l’unico di buon senso sul piano politico. Adesso con più serenità si può aprire un confronto per un modello di sviluppo della nostra città compatibile con il suo tessuto economico”.
LORENZO GUGLIARA
Scordia Megastore: una storia iniziata nel 2004