A giugno sarà avviato il nuovo servizio di raccolta differenziata
0A partire dal prossimo 1 giugno, sarà avviato il nuovo servizio di raccolta differenziata col sistema del “porta a porta”, che interesserà l’intera città, comprese le aree esterne. Una novità, questa, destinata a incidere in maniera consistente sulle percentuali di raccolta differenziata dell’intero calatino con il nuovo servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti che, in virtù della gara unica condotta in porto dopo non poche traversie, ma con felice esito, da Kalat Ambiente Srr, sarà effettuato su base comprensoriale dall’associazione temporanea d’imprese affidataria del relativo appalto in tutti i Comuni del Calatino. Si tratta, quindi, di una sfida importante per il territorio, perché alza l’asticella degli obiettivi. Si punta, in questo modo, ad elevare in misura consistente le percentuali di raccolta differenziata anche in quei centri dimostratisi più “difficili”. Ma, nel contempo, si mira pure ad evitare eventuali contraccolpi occupazionali negativi, vale a dire tagli al personale sinora utilizzato nei singoli Comuni, con la salvaguardia dei circa 240 posti di lavoro attuali (si tratta della somma degli operatori ecologici impiegati nei diversi Comuni dell’area). Ecco perché prosegue lo stato di agitazione del personale dipendente della Kalat Ambiente Srr e Kalat Impianti srl relativamente alla regolarizzazione delle posizioni contrattuali dei lavoratori dell’ impianto del secco e di quello del compost che si trovano alla zona industriale, in contrada Poggiarelli. La Fp Cgil stigmatizza “la mancata regolarizzazione della posizione contrattuale dei rapporti di lavoro degli operatori dei due impianti”, lamentando che, nonostante la questione sia stata posta da tempo, essa non sarebbe stata affrontata con la giusta determinazione, e chiede “chiarimenti in merito al piano industriale predisposto dalla società”. Inoltre manifesta “forte preoccupazione per la mancata risoluzione della problematica in oggetto” ed evidenzia “il mancato coinvolgimento delle organizzazioni sindacali sia per la rideterminazione della nuova dotazione organica, sia per i contenuti del nuovo piano industriale, che costituiscono fattori di particolare importanza”.