A Scordia quattro stazioni per l’olio esausto
0Se la frittura non fa molto bene, quel che resta in padella, l’olio esausto, fa ancora peggio. L’impropria abitudine di scaricare l’olio esausto nel lavello o nel wc può creare danni alle coltivazioni, alle falde acquifere, agli impianti fognari. L’olio di frittura non è biodegradabile, se disperso in maniera incontrollata genera ingenti danni all’ambiente e può causare seri problemi per la salute dell’uomo. Per queste ragioni l’amministrazione comunale ha avviato, da diverse settimane, una campagna per la raccolta degli oli vegetali esausti. Prima della chiusura dell’anno scolastico erano già stati distribuiti circa 1900 bidoncini, per la raccolta degli oli, ai bambini delle due scuole comunali “Salvo Basso” e “Giovanni Verga”. Dopo aver fritto un alimento è necessario lasciare raffreddare l’olio e versarlo in un contenitore, quindi ci si può recare presso una delle stazioni di recupero e conferire l’olio raccolto nell’apposito recipiente di colore giallo. Tutto ciò non vale per l’olio esausto dei motori. “Si tratta di piccoli gesti – afferma l’assessore all’ambiente Aurelio Corbino – di grande valore per l’ambiente, una campagna di sensibilizzazione che ripeteremo anche nel prossimo anno scolastico”. Nel territorio comunale sono state installate quattro stazioni di raccolta degli oli esausti vegetali: piazza Regina Margherita (davanti la villa comunale), piazza Italia (alle spalle della scuola elementare “G. Verga”), in via Sicilia angolo via Caltanissetta (innanzi il campetto “Peppino Impastato”) e presso il Centro di Raccolta comunale dei rifiuti nella zona industriale.
Per qualsiasi informazione è possibile contattare il “Servizio Territorio e Ambiente” del comune al numero telefonico 095.651257 o all’indirizzo e-mail territorioeambiente@comune.scordia.ct.it.