Aenigmata mentis, i racconti di Claudia Spicchiale in un libro
0Aenigmata mentis, edito da Carthago e pubblicato ad aprile 2019, è il libro d’esordio della scordiense Claudia Spicchiale che fa il suo debutto, nell’ostico mondo degli scrittori, con una raccolta di tredici racconti brevi, fatti di ossessioni e paranoie. Vicende che si aprono e si concludono nell’ambito dello stesso racconto. Ogni storia è legata alle altre dodici dal sottile, e impalpabile, filo conduttore della ricerca di sé stessi all’interno di frustrazioni, manie, comportamenti consueti e paure recondite.
Insegnante di lettere, Claudia Spicchiale, ha colto in un volume il senso dell’essere nelle sue sfumature di quotidiana follia e normalità. “Mi affascina il lato oscuro dell’uomo, nelle sue diverse sfaccettature” – così inizia a raccontarsi Claudia.
Claudia ci parli un po’ di Lei
Sono nata a Catania e mi sono diplomata al Liceo Scientifico E. Majorana di Scordia nel 1993. Ho fatto per due anni la crocerossina. Ho studiato Lettere moderne a Catania, nel frattempo lavoravo come cassiera a Scordia. Dopo la Laurea mi sono abilitata all’insegnamento a Messina e lì ho vissuto per due anni. Subito dopo, nel 2007, pur di lavorare sono andata a Modena, sperimentando solitudine ma anche divertimento, ho insegnato da precaria a Concordia sulla Secchia e Medolla per 4 anni. Per seguire mio marito, molisano, mi sono poi trasferita in Molise, a Termoli per 3 anni. Ho poi deciso di tornare in Sicilia entrando di ruolo a Priolo per 5 anni. Da settembre insegnerò alla Carlo V di Carlentini, avendo ottenuto il trasferimento.
Quali sono le letture che preferisce?
Mi hanno sempre affascinato i racconti di Poe, Maupassant, le poesie di Baudelaire, in genere la letteratura dell’800, gli scrittori bohemien, con la loro vita scapigliata e l’assenzio. Il ritratto di Dorian Gray lo adoro. Marquez. Tra gli scrittori più contemporanei, Stephen King (più nelle storie che nel linguaggio) alcuni romanzi di Zaphon, ma anche Missiroli e Desiati. Le biografie in genere, soprattutto quelle dei serial killer.
Che rapporto ha con la musica?
Adoro la musica, dalla classica al rock anni 60-70, Led Zeppelin, Black Sabbath. Diciamo che la musica è la mia fonte di ispirazione.
Sappiamo che il Suo libro è stato presente, lo scorso maggio, al Salone del Libro di Torino. In Sicilia che dove è stato presentato?
Ho fatto due presentazioni, la prima a Priolo presso L’istituto A. Manzoni, scuola in cui ho insegnato lettere, come titolare per cinque anni, fino ad oggi. Come dicevo poco fa, infatti, dal primo settembre ho ottenuto il, tanto desiderato, trasferimento a Carlentini, nella sede di Pedagaggi. La seconda presentazione si è tenuta a luglio alla libreria Mondadori di Pozzallo – ci confessa la scrittrice – i primi dieci racconti li ho scritti vent’anni fa, gli ultimi tre adesso. Dopo averli scritti mi sono resa conto che avevano senso da soli ma che insieme potevano essere inseriti in un contesto più ampio, in quanto accomunati da tematiche affini.
Prossimi progetti?
Si, proprio adesso sto scrivendo un romanzo, una storia di violenza domestica.
TANIA CATALANO