La rete idrica comunale è un colabrodo. Il 30 per cento di acqua si perde per strada
0Superata l’emergenza idrica grazie all’acquisizione temporanea del pozzo privato Zappulla, permangono i gravi problemi legati alla inadeguatezza di una rete idrica ormai colabrodo. Si susseguono a ritmo quasi quotidiano le interruzioni della rete idrica dovuti ai frequenti guasti a cui l’Ufficio tecnico è costretto a porre rimedio con riparazioni tampone. Una situazione che il neo assessore ai Lavori Pubblici, Lino Azzara, conosce bene sin da prima del suo insediamento e che spiega con la difficoltà di potere effettuare le riparazioni in condizioni ottimali. A causa infatti dei tanti “chiusini” che regolano l’afflusso dei diversi settori della città e che sono ormai obsoleti e a volte occultati da colate di asfalto e cemento per lavori eseguiti non a regola d’arte, si è costretti ad interrompere l’afflusso di acqua per l’intera popolazione con disagi notevoli e proteste che i cittadini manifestano con commenti in riposta alle comunicazioni che il Comune effettua sui propri canali istituzionali. “Purtroppo – afferma l’assessore Azzara – dobbiamo fare i conti con una rete idrica che in alcuni quartieri è ormai inesistente, in particolare in quartieri come le “Forche”. Siamo in attesa dell’approvazione dei bilanci e quindi potremo finalmente trovare le risorse necessarie per cominciare ad ammodernare una rete idrica colabrodo”. Intanto l’amministrazione è al lavoro per potere acquisire a titolo definitivo il pozzo Alba che si trova in zona Barona, una portata idrica di circa 30 litri al secondo che risolverebbe definitivamente la cronica carenza idrica soprattutto nei mesi estivi mentre è stata recuperata, dopo gli opportuni interventi, una ulteriore vasca di raccolta in via Martoglio. Allo studio anche la sostituzione delle pompe di rilancio e la meccanizzazione dell’intero impianto, oltre ad un intervento massiccio per ridurre i consumi dell’energia elettrica.