Alessandra Lanzafame in mostra a Palazzo Modica
3Dopo avere inaugurato la sezione musicale con una interessante rassegna jazz, l’associazione culturale Zammara ci prova con una mostra fotografica che sarà allestita dal 10 al 15 settembre a Palazzo Modica. Protagonista assoluta una giovane artista scordiense, Alessandra Lanzafame che torna nella sua città dopo un’assenza durata sei anni.
Ventisette anni, professione artista, nata a Catania ma da genitori scordiensi. Nel vasto panorama di artisti locali, alcuni rimasti a Scordia, c’è il caso di Alessandra Lanzafame che torna nella sua Scordia per mostrare il suo valore, qualcosa di nuovo, quello che è riuscita a creare. Fra qualche giorno vedremo la sua mostra di foto ed il suo modo innovativo di fare fotografia.
Sicuramente – afferma Alessandra – il mio non è un lavoro standard a cui il pubblico è abituato. Infatti è un lavoro in cui ci si mette alla prova ma soprattutto a livello emotivo perché è facile fotografare qualcosa che possa lasciare soddisfatta la gente. Ma mettere in gioco se stessi, la propria sperimentazione i propri sentimenti è invece una sfida continua soprattutto in questa società. La mia è una ricerca personale che parla di me di tutto ciò che a voce o a parole non potrei descrivere. Nella fotografia ho trovato questo prolungamento dell’occhio e dei sensi che mi permette di mostrare questo. E’ come se la macchina fotografica fosse uno psicologo che a differenza delle persone non giudica.
Quanto è importante per un giovane di Scordia fare esperienze fuori?
Secondo me è fondamentale perché comunque cresci e ti abitui e ti accorgi, anche non volendo, di avere dei limiti, imposti dall’ambiente in cui sei cresciuta. Invece vedere altri posti, vivere con altre persone anche di realtà multietniche e comunque con tradizioni diverse dalle tue, fa crescere e ti spronano mentalmente ad avere una visione più ampia delle persone dei caratteri, delle mentalità di ciò che si rea akl di gfuori di un contesto. Viaggiare e conoscere nuova gente è importantissimo e fondamentale.
Come vede il tuo occhio, come quello della macchina fotografica, Scordia?
Vedo la città come un luogo che ha bisogno di stimoli. Io non ci credo alla rassegnazione, ai luoghi comuni che “tanto siamo al sud”. Io voglio sfidare questo concetto. Per la mostra, ad esempio, è stata fatta una grossa selezione perché comunque bisogna trovare delle vie di mezzo essere coscienti della mentalità del luogo in cui esponi. Ho scelto alcune immagini e scartate altre che magari possono essere, per chi non è abituato, delle immagini troppo “forti”. Ho tolto foto apparentemente un po’ violente che potrebberio turbare le persone adulte e comunque non abituate.
Manchi da Scordia da quasi sei anni. Posso chiedere cosa hai trovato di diverso in questa città?
Non ho trovato nulla di nuovo però spero tanto nei giovani. Ho trovato sotto l’aspetto musicale tanti giovani che hanno tanta voglia di fare ed in questo il comune dovrebbe investire molto e dare molte più possibilità. Conosco tanti giovani che hanno molti sogni e che amano il proprio paese.
La scoperta di Alessandra grazie a Katia Vespertino, direttore artistico di Zammara.
Sono qui grazie a lei. Non mi basta solo la disponibilità ad esporre. Ho bisogno di persone come Katia disposte a collaborarmi emotivamente che riesca a comprendere innanzitutto quello che faccio e Katia l’ha fatto.
La mostra – afferma Katia Vespertino – rappresenta una sorta di inaugurazione dell’associazione Zammara dal punto di vista artistico. Alessandra ci è sembrata la persona giusta per rappresentare Zammara che ricordiamo nasce come sito e vuole portare avanti tutte le varie forme culturali, dalla musica al teatro, l’arte. La mostra rimarrà aperta dal 10 al 15 sera. Il suo lavoro ha delle radici che risalgono alle origine della fotografia in moso particolare ho trovato molti riscontri nel suo modo di lavorare con artisti come Anton Bragaglia che riprende il movimento. Il tempo e lo spazio entrano nella dimensione fisica per un immagine che normalmente è statica invece ci sono stati artisti che hanno studiato grazie alla fotografia il movimento legato all’immagine. Un’altra artista in cui Alessandra si rivede è Francesca Woodman che si confonde con i luoghi e diventano uno spazio in cui sciogliersi quasi come diventare parte di uno spazio e annullare se stessa attraverso un immagine fotografica.
LORENZO GUGLIARA
LA BIOGRAFIA
Alessandra Lanzafame, nata a Catania il 12 novembre 1983, dopo il diploma all’Istituto D’Arte, si iscrive all’Istituto Europeo di Design di Roma (IED) dove si specializza nel campo della fotografia.
Del 2008 e’ il suo lavoro “Mad in Italy”.
Nel 2009 con alcuni ritratti ed autoritratti a tema, vince il concorso “Festa delle Streghe” a cura del comune di Roma.
Nel 2009 participa a varie esposizioni: “Cromosomi: varieta’à genetiche”, “No Lies: nudi (s)velati”,
“l’8 Marzo – no alla violenza sulle donne”, personale al “12Pose”.
Dal 2008 al 2011 espone per varie associazioni culturali: Circolo Degli Artisti, Grab Magazine, Rinassense, D-Mood.
Tra i vari lavori vi sono diversi reportage: Euro Pride; Periferie di Roma (assegnato dal Comune di Roma); tema sul Precariato.