Alla ricerca delle radici comuni europee: Carlo V
0Dopo una settimana di intense attività, è ripartito alla volta della Spagna il gruppo di 21 studenti proveniente dalla Istituzione Scolastica Santa Maria La Real di Aguilar de Campoo. Un’esperienza forte per i nostri studenti e per le famiglie che a Scordia, Palagonia, Militello V.C. e Ramacca hanno ospitato per 8 giorni gli alunni spagnoli.
Le attività si sono confermate ricche di emozioni che si ripetono sempre identiche e che fanno ben sperare in un futuro di amicizia e di fratellanza tra i popoli.
Gli alunni, i genitori, gli amici, gli stessi insegnanti parlando, lavorando, divertendosi con gli ospiti stranieri hanno constatato che le differenze tra persone di diversi paesi sono minime a confronto di tutte le belle cose che li accomunano; radici comuni che sono state riscontrate nelle abitudini, nel cibo, nel modo di essere, nelle stesse identiche origini linguistiche, in un percorso storico che ha visto spesso siciliani e spagnoli percorrere la stessa strada.
L’analisi di questa strada comune percorsa è stata appunto oggetto del progetto Erasmus + Ka229 dal titolo “Learning from our European Roots: Carles V”.
Alla morte del nonno Ferdinando D’Aragona, Carlo nel 1516 fu nominato Re di Spagna, a soli sedici anni, e si trovò immediatamente a capo di un vastissimo impero, esteso dall’Europa all’America, in cui, come si diceva allora, “Non tramontava mai il sole”. Il sogno di Carlo V era probabilmente quello di creare e guidare un impero Cristiano universale: non è un caso che volle il suo impero Sacro Romano Impero.
Dopo aver assunto giovanissimo la responsabilità dell’Impero, Carlo V non fece altro che spostarsi da una parte all’altra del suo vasto territorio con lo scopo di tenere insieme popoli ed interessi per il bene dell’impero.
Alla nostra scuola è toccato di ricercare le tracce di Carlo V in Sicilia, nel mese di Marzo era stata la scuola spagnola ad effettuare la stessa cosa organizzando anche una una sfilata in costumi d’epoca in ricordo delle due visite ad Aguilar de Campoo da parte dell’imperatore.
Nel corso della settimana di permanenza, dopo il benvenuto iniziale della Dirigente Scolastica Ornella Sipala, dell’Assessore all’Istruzione Pippo Calleri, dal coordinatore delle attività internazionali Salvatore Di Stefano e dalle prof.sse responsabili del progetto Amalia Pintaldi e Maria Giovanna Disma, la delegazione straniera ha alternato visite attinenti al tema del progetto e momenti di lavoro a scuola per preparare i prodotti finali consistenti principalmente nell’elaborazione di una guida dei luoghi di Carlo V in Sicilia e in Spagna, in lingua italiana, spagnola e inglese. Gli studenti hanno visitato Taormina, Randazzo, Militello V.C., Augusta, Siracusa.
I punti di contatto del nostro territorio con la figura dell’imperatore sono riconducibili sostanzialmente alla visita che Carlo V nel 1535, dopo la celebre battaglia di Tunisi in cui i turchi furono sconfitti; l’imperatore, sbarcato a Trapani, in due mesi di permanenza attraversò quasi tutta la Sicilia raggiungendo le città di Alcamo, Monreale, Palermo, Termini, Polizzi Generosa, Nicosia, Troina, Randazzo e quindi Taormina e Messina. Fu nei giorni in cui si trovava a Messina a fine ottobre, che autorizzò i cittadini di Lentini a fondare una nuova città, che venne edificata nel 1551 e prese il suo nome: Carlentini, la città di Carlo V.
Sul territorio siciliano si possono ancora oggi visitare diversi tipi di fortificazioni risalenti all’epoca di Carlo V, che spesso prendono il suo nome: come le mura e la porta di Carlo V a Catania e le mura a Messina.
Tra i monumenti che da lui prendono il nome assai famosa è la cosiddetta finestra di Carlo V al Palazzo reale nella città di Randazzo: la leggenda narra che il Re si affacciò dalla finestra di questo palazzo durante il suo soggiorno in città per ringraziare gli abitanti, ma rimase “folgorato” dalla bellezza di una splendida fanciulla di cui si innamorò perdutamente. Poi, la finestra venne murata perché nessuno più si potesse affacciare da dove si era sporto l’imperatore. Forti i legami del nostro progetto Erasmus con la città di Militello V.C. che conobbe momenti di grande splendore dopo il matrimonio tra la nipote di Carlo V, Donna Giovanna D’Austria con il principe di Pietraperzia don Francesco Branciforte nel 1603.
E, come al solito, dopo 8 giorni di intense attività, tutti si ritrovano, genitori, insegnanti e studenti davanti al bus in partenza per l’aeroporto a salutare, a piangere e a promettersi solennemente di rivedersi al più presto presso la famiglia spagnola o presso quella italiana.