Bollito duro, l’ultimo libro di Sal Costa presentato in biblioteca.
0Un hard boiled (da cui origina il titolo), poliziesco dalla struttura narrativa scorrevole, intricata e incalzante verso l’epilogo. Sono queste le caratteristiche dell’ultimo libro di Sal Costa “Bollito duro”, presentato nei giorni scorsi presso la biblioteca comunale, su iniziativa dell’Associazione Culturale Argonauti, con il patrocinio dell’assessorato alla cultura.
Dopo l’intervento di Rocco Emma, rappresentante dell’Associazione Argonauti e i saluti del sindaco Franco Tambone, che ha ricordato come l’autore fosse già stato a Scordia durante i bookfestival, è toccato a Stefano Tavolo introdurre i contenuti del libro, ricordando le origini del genere del romanzo hard boiled. Un genere nato negli anni 30 in America dove questi romanzi venivano inizialmente pubblicati nelle riviste “pulp”, con il personaggio principale di questi romanzi, il detective , duro per antonomasia , molto schivo e sempre al verde, e che si scontra con la criminalità organizzata. Sal Costa ha adattato questo personaggio alla nostra realtà, creando un detective sui generis che svolge le sue indagini per le strade di Catania e dell’hinterland, una sorta di eroe suo malgrado chiamato a svolgere la sua professione più che altro da spione, quando invece gli capita tra le mani un caso che gli cambierà la vita e al quale avrebbe fatto volentieri a meno. Ha infine ha preso la parola l’autore Sal Costa, il quale non si è solo soffermato sul fornire altri curiosi particolari sul suo romanzo, ma si è anche dilettato nella lettura dei primi due capitoli, accompagnato dalle note di “After the rain” di Ramsey Lewis , e ,incalzato dai presenti, ha risposto a varie domande sull’origine della sua passione per la scrittura, sull’influenza della letteratura americana, ma anche russa e francese, sulla sua produzione letteraria, citando autori come Jack Kerouac, Dostoevskij , Tolstoj, Céline, e sul ruolo della musica sui suoi romanzi, dando un saggio della sua grande cultura e un esempio della sua bravura come docente di scrittura creativa, sottolineando l’importanza fondamentale della lettura di tutti i classici della letteratura mondiale.