Cinque persone arrestate dai Carabinieri per resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale e danneggiamento.
0Dovranno rispondere dei reati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale cinque uomini, tutti scordiensi, arrestati domenica sera dai carabinieri della locale stazione di Scordia. Il provvedimento è stato notificato ai fratelli Giuseppe Zammataro di 30 anni, Roberto Zammataro di 24 e Massimiliano Zammataro di 37, tutti pregiudicati. Con loro sono stati posti in stato di arresto anche due incensurati: un 26enne ed un 25enne.
Erano da poco passate le 20,30 e i cinque si trovavano all’interno della locale stazione dei carabinieri in piazza Regina Magherita per essere identificati perché sospettati di avere danneggiato qualche ora prima un’Audi A3 di proprietà di uno scordiense di 30 anni che si era recato precedentemente in caserma per presentare denuncia sull’episodio. Dalle dichiarazioni del denunciante era scaturita la decisione delle forze dell’ordine di convocare i cinque in caserma. Appena giunti all’ingresso, i cinque si sono scagliati contro il denunciante. Gli uffici della caserma in un attimo sono diventati teatro di violenza. Sono intervenuti il comandante della locale stazione, luogotenente Gaetano Balsamo, e i suoi uomini compresi alcuni colleghi della vicina stazione di Militello presenti per altri servizi. L’intenzione di aggredire il 30enne è stata vanificata grazie al tempestivo intevento dei carabinieri contro cui i cinque si
scagliavano. Ne è scaturita una colluttazione al termine della quale, non senza difficoltà, gli aggressori sono stati neutralizzati e tratti in arresto, non senza conseguenze per alcuni militari dell’Arma costretti a fare ricorso alle cure dei sanitari del nosocomio di Militello per contusioni al ginocchio, sospetta frattura ad un dito e lussazione ad una spalla. Su disposizione del magistrato di turno della Procura della Repubblica di Caltagirone, Anna Andreatta, per i cinque si sono quindi aperte le porte del carcere di Caltagirone, presso cui sono stati condotti per essere posti a disposizione dell’autorità giudiziaria calatina. Le indagini sono coordinate dal comandante del nucleo operativo dei carabinieri di Palagonia, tenente Tommaso Settimio, che dovrà fare luce sull’episodio e comprendere meglio cosa abbia scatenato tanta violenza. Alla base potrebbero esserci “questioni di onore e passionali”. La compagna di uno dei fratelli Zammataro, dalla cui relazione è nato un bambino, avrebbe deciso qualche giorno fa di abbandonare il tetto coniugale e seguire il nuovo compagno, il 30enne scordiense a sua volta già sposato. Da qui il proposito di mettere in atto un’azione punitiva nei confronti dell’uomo al quale è stata danneggiata a colpi di accetta l’Audi 3, parcheggiata nei pressi di un bar, all’incrocio tra le vie principessa di Piemonte e Capuana. Autore del gesto, secondo il provvedimento notificato dai carabinieri, sarebbe Giuseppe Zammataro. Per lui infatti, oltre al reato di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, è stato iscritto anche quello del danneggiamento. Incurante della presenza di numerosi passanti che a quell’ora frequentavano la zona del passeggio domenicale, in evidente stato d’ira, Zammataro avrebbe mandato completamente in frantumi i vetri e danneggiato la carrozzeria dell’auto del presunto rivale.
LORENZO GUGLIARA