Comunicato del consigliere La Magna: “Il Sindaco riduca le Aree. È uno sperpero vergognoso!”
0“Sono prive di ogni forma di realismo le parole del Sindaco in materia di politica del risparmio. Risulta paradossale come il Primo Cittadino possa appellarsi a questo Consiglio Comunale, che mesi addietro ha modificato il Regolamento del Consiglio Comunale adattandolo alle richieste in riferimento alla riduzione delle Aree da sei a quattro, per far fronte ad una serie di tagli alla spesa. Lo avesse detto prima di firmare le determine 46 e 47, note in cui si prende atto del rinnovo dei contratti a tutti i Reponsabili di Posizione Organizzativa (esperto legale del Sindaco compreso), avrei creduto e sperato che alle parole seguissero immediatamente i fatti, ma non questi. Manifestare la preoccupazione della spesa della Pubblica Amministrazione, dopo aver rinnovato i contratti a tutti i dirigenti, in un discorso che ha aperto la discussione in aula sul piano di riequilibrio, equivale ad una sorta di mezza verità. Il Sindaco e la Giunta di cui è capo, dovrebbero imparare ad avere rispetto di questo Consiglio Comunale e delle scelte che fa (condivisibili o meno) soprattutto quando il Civico Consesso viene incontro a suon di delibere alle esigenze della Città. Abbiamo modificato il Regolamento del Consiglio Comunale con uno sforzo considerevole da parte del Presidente Cacciola, e tenendo conto di quelle modifiche che fanno riferimento alle commissioni, il Sindaco avrebbe dovuto mettere mano immediatamente alla pianta organica e ridurre le Aree adattandole al numero delle commissioni consiliari (quattro). È sufficiente pensare al rinnovo di questi contratti per capire che quelle parole pronunciate in aula sono prive di qualunque senso della ragione. Incomprensibile il rinnovo all’esperto legale a cifre irrisorie, ma emblematiche di uno sperpero, l’ennesimo di questa Amministrazione. Pare che intervenire su alcuni nomi comporti il reato di lesa Maestà. Qualcuno dovrebbe dire al Sindaco che i contratti vanno rinnovati ad obiettivi raggiunti come sorta di premio per le responsabilità assunte, ma il prezzo ad obiettivo fallito si deve pagare, e su questi aspetti la città ha molto da ridire. Le condizioni di Scordia si commentano da sole e chiedere a questo Consiglio Comunale di solidarizzare con le parole del Sindaco è lecito, ma convertire i buoni propositi in azioni è un dovere del Primo Cittadino.”