Decesso Barone. Avvisi di garanzia per tre medici.
0Il decesso di Giovanni Barone potrebbe essere stato causato da imperizie professionali e negligenze. Non lo ha escluso la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Caltagirone, che ha emesso tre avvisi di garanzia nei confronti di altrettanti medici dell’ospedale “Basso Ragusa” di Militello.
I provvedimenti giudiziari, che si legano all’esito delle prime indagini preliminari, dopo la denuncia dei più stretti congiunti dell’estinto e il sequestro della cartella clinica del paziente, puntano i riflettori su una grave ipotesi di reato: l’omicidio colposo in ambiente sanitario.
Sarebbero in corso di valutazione, da parte della competente autorità giudiziaria, le eventuali responsabilità soggettive di tre figure mediche, che hanno svolto servizi professionali, nelle prime ore serali dello scorso 14 agosto, nelle unità di Pronto soccorso e Medicina generale.
L’attività investigativa è coordinata da due sostituti procuratori, i magistrati Ilaria Corda e Antonia Sartori, con il supporto dei carabinieri della stazione militellese e dei militari della Compagnia di Palagonia.
Ieri mattina, intanto, all’obitorio cimiteriale, sono stati eseguiti i previsti accertamenti di medicina legale e l’autopsia. Gli interventi sono stati effettuati dai dottori Eugenio Vinci e Rosario Politi, con l’assistenza della dott.ssa Maria Francesca Berlich e di altre parti. Nulla è trapelato al termine dell’ispezione, la cui relazione sarà depositata, entro i termini previsti, negli uffici della Procura calatina.
Non ha alcun dubbio il legale della parte offesa, avv. Francesco Mandalari: “La vittima avrebbe accusato, al momento del suo ingresso nel nosocomio, forti dolori allo sterno e al braccio. In spregio alle prime regole di valutazione, qualcuno non ha riscontrato i sintomi di un infarto, pensando a una banale insufficienza respiratoria”.
Sul fronte amministrativo, in seno all’Asp 3 di Catania, che ha avviato un’inchiesta interna, non sono state assunte determinazioni cautelari su operatori sanitari che, dopo aver ricevuto gli atti di notifica delle informazioni di garanzia, potranno difendersi con l’ausilio di propri avvocati.
A uno dei figli dello scomparso, Giuseppe Barone, sono giunte le dichiarazioni di solidarietà del sindaco di Ceranova, Roberto Crivelli: “Ringrazio anche la comunità di Militello per gli attestati di solidarietà e le forze dell’ordine, che hanno subito compreso – ha detto – le ragioni della mia battaglia e il mio dramma”.
LUCIO GAMBERA