Decisa la data del consiglio che discuterà la mozione di sfiducia al sindaco.
0Sarà discussa e votata nella seduta consiliare convocata per il 29 dicembre la mozione di sfiducia presentata da otto consiglieri di opposizione, due di centrosinistra, Guido Rizzo e Delfo Aristodemo e sei di centrodestra, Nicolò Ferro, Antonino Frazzetto, Biagio Caniglia, Giuseppe Calandra, Antonio De Pasquale, Gabriele La Magna a loro aggiungerà il proprio voto anche il consigliere del Pd, Carmelo Bellò (nella foto). L’annuncio ufficiale è stato dato nel corso dell’incontro organizzato dai consiglieri dei gruppi consiliari, Rifare Scordia, Scordia per Te, Alleanza per Scordia e Barchitta Sindaco che si sono riuniti nel salone del centro di aggregazione giovanile domenica scorsa per spiegare ai cittadini i motivi della sfiducia, politici e amministrativi con una lunga serie di “capi di accusa” che sono stati presentati dal consigliere comunale Nicolò Ferro e approfonditi nel corso dei numerosi interventi, tra cui, come detto, quello del consigliere di maggioranza, Bellò, che ha anche annunciato di essersi sospeso dal partito. “La mia mozione non è solo nei confronti del sindaco – ha detto – ma anche nei confronti del Pd. Come già ho annunciato in un passato consiglio comunale – ha concluso – voterò a favore della mozione e lo spiegherò ai miei concittadini nel corso di un comizio comunale che terrò nei prossimi giorni”.
Presenti anche alcuni amministratori e consiglieri della passata amministrazione di centro destra guidata da Angelo Agnello. “Noi puntiamo all’interesse della città. La nostra paura – ha affermato Biagio Caniglia – è che tra due anni ci ritroveremo senza alcuna programmazione in ogni settore del comune”. “Noi forse non siamo stati bravi ad amministrare e forse per questo siamo stati bocciati dagli elettori – ha detto l’ex presidente del consiglio Rosario Minissale – ma c’è chi sta facendo peggio di noi. Noi – ha continuato – siamo stati bravi ad evitare la dichiarazione di dissesto lasciando i conti in ordine”. L’ex consigliere Francesco D’Agosta ha sollevato i gravi problemi della sicurezza soprattutto per le numerose rapine ai danni anche di anziani, come riferito nel suo intervento. Degno di nota anche l’intervento di alcuni cittadini tra cui Sebastiano Trichini, ex consigliere comunale nell’amministrazione Gambera: “Ci riempiamo spesso la bocca di termini quali democrazia partecipativa, bilanci partecipati. Con l’amministrazione Tambone non si è visto nulla di tutto questo. Crediamo che sia giusto fare ricorso alla volontà dei cittadini”. La maggioranza sfrutterà questo momento per avere in cambio qualche assessore – ha detto nel suo intervento il consigliere Delfo Aristodemo che ha “affibiato” a Tambone un ruolo marginale rispetto al potere dei dirigenti. Infine il consigliere La Magna ha parlato di un governo del sindaco senza più alcuna maggioranza: “Il sindaco dovrebbe lasciare perchè non ha più il sostegno dei suoi consiglieri”. Ci si lamenta per la poca gente presente – ha affermato l’ex consigliere comunale Paolo Sicilia – ma ci si dimentica che da 20 anni ormai manca la programmazione con gli uffici comunali che sono stati ormai smembrati. Il problema è quello di portare la gente a discutere mentre sono prevalsi solo gli interessi di pochi”.
Nel corso dell’incontro si sono registrati anche alcuni interventi di cittadini che hanno lamentato alcune disfunzioni comunali.