Dispersa, ricerche senza sosta Il sindaco: «Città in ginocchio»
0La pioggia non da tregua. Scordia il giorno dopo è come un pugile che barcolla, dopo essere stato già al tappeto in quella maledetta prima ripresa di tre anni fa. La storia si è ripetuta. Questa volta con la tragedia di un morto, Sebastiano Gambera ritrovato a meno di un chilometro dalla sp 28 dove avevano abbandonato l’auto e di sua moglie, Angela Caniglia il cui corpo, malgrado le instancabili ricerche, non è stato ancora ritrovato. Provenienti da Catania e da Ragusa, squadre di tecnici di soccorso in forra, tecnici di soccorso alpino e tecnici di soccorso speleologico del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano stanno operando, congiuntamente agli uomini del soccorso alpino della Guardia di Finanza di Nicolosi, dei Vigili del Fuoco, dei Carabinieri, delle altre forze dell’ordine e dei volontari di Protezione Civile presenti sul posto. Le ricerche si estendono ormai sino alle porte di Lentini. L’unità di crisi è ospitata in un’unità mobile ospitata nello spiazzale della Oranfrizer una delle aziende locali che ha dato pieno appoggio logistico e che proprio domenica ha accolto alcuni turisti stranieri che erano rimasti “in panne” con il loro minibus. “E’ una città in ginocchio ma anche questa volta ce la faremo”. E’ il karma del sindaco Francesco Barchitta che alle prese con un bilancio ancora da approvare, sta rivivendo gli stessi momenti di quel 2018 quando fu fondamentale procedere ad una immediata stima dei danni per far si che giungessero con celerità i fondi per mettere in sicurezza i torrenti Loddiero, Cava e Ippolito, presenti e ben evidenziati nelle cartine già nel 1929. Già stamani è previsto l’arrivo di uomini e mezzi dai comandi dell’Arma di Palermo e Trapani. In particolare 18 auto 4×4 e 26 carabinieri che passeranno sotto il comando del capitano Stefano Russo, arrivato a settembre e impegnato con i suoi uomini, 12 ore al giorno, sul fronte della ricerca della persona scomparsa ma anche per garantire la sicurezza dei cittadini. Un’azione continua per prevenire comportamenti imprudenti che possono vanificare gli sforzi di soccorso alla popolazione. Infine per un paese che vive di agrumi non c’è da stare allegri. Alza la voce Giuseppe Di Silvestro, presidente regionale della Cia che chiede che vengano emanate misure straordinarie compreso lo stato di calamità.