Morto nel nubifragio, si cerca la moglie
0Sebastiano Gambera, 67 anni, agricoltore in pensione, aveva abbandonato l’auto sulla strada provinciale 28 assieme ad Angela Caniglia per sfuggire alla pioggia incessante. I due sono stati trascinati da fango e detriti
Lo hanno ritrovato in un agrumeto, a meno di un chilometro dal luogo in cui, insieme alla moglie, il pomeriggio di domenica, è stato costretto ad abbandonare la propria auto, una Ford Fiesta, per cercare di sfuggire all’impeto delle acque che hanno trasformato la strada provinciale 28 in un torrente in piena. Dopo affannose ricerche a cui hanno partecipato anche i corpi speciali del Vigili del Fuoco, il corpo di Sebastiano Gambera, 67 anni, è stato ritrovato tra gli aranceti in contrada Leone, al confine tra i territori di Scordia e Lentini. A fare la segnalazione è stato il proprietario dell’agrumeto, completamente inondato come tanti presenti in zona. Nessuna traccia, almeno per ora, della moglie, Angela Caniglia, 61 anni sul cui tragico destino i parenti sembrano nutrire poche speranze. Le ricerche sono continuate ieri sino a tarda sera, grazie anche all’ausilio di un elicottero della Protezione Civile, ma non hanno dato i frutti sperati. Si attende per stamani l’arrivo di mezzi speciali per rimuovere tutto il materiale di detriti, sterpaglie, rami divelti e rifiuti che ne ostacolano la ricerca. In quel tratto convogliano le acque che alimentano il fiume Ippolito uno degli affluenti del San Leonardo e che lentamente va prosciugandosi. La speranza è che non continui a piovere. Una squadra del soccorso alpino speleologico si è messa in azione perlustrando la zona in lungo e largo, una vasta area di un paio di chilometri, ma le ricerche non hanno dato esiti. La coppia era andata a fare visita ad una parente a Catania quando all’improvviso, mentre rientrava a casa, percorrendo la provinciale, si è ritrovata di fronte ad un fiume di acqua, fango e detriti. Probabilmente presi dal panico, hanno incautamente abbandonato l’auto al proprio destino cercando di mettersi in salvo. A dare l’allarme è stato un automobilista in transito a quell’ora che ha raccontato di avere visto una Ford Fiesta di colore grigio accostarsi sul ciglio della strada. Quando sono arrivati i soccorritori hanno ritrovato l’auto con lo sportello aperto ma dei due nessuna traccia. Nella serata di domenica i vigili del fuoco avevano comunicato il ritrovamento di una coppia di anziani sulla Strada Provinciale 16 che collega Scordia a Lentini. I parenti avevano potuto tirare così un sospiro di sollievo per poi ricadere subito nell’angoscia. Si trattava infatti di un’altra coppia che era stata messa in salvo da due rumeni che intorno alle 23 avevano abbandonato l’abitazione rurale ormai quasi sommersa che li ospitava per trovare riparo altrove. Ad attirare la loro attenzione le grida di aiuto dei due che rischiavano di farsi risucchiare dall’acqua. I due sono stati trasportati in ospedale ma stanno bene. Destino diverso per la coppia scordiense. Il corpo di Gambera, dopo il riconoscimento, è stato consegnato ai familiari. A ricordare gli ultimi momenti di vita di Sebastiano e Angioletta uno dei fratelli: “Purtroppo abbiamo una sorella che non sta bene e così erano andati a trovarla. Mio fratello era pensionato dopo avere fatto l’agricoltore. La nostra famiglia, dieci tra fratelli e sorelle, è stata sempre molto unita. Ho sperato sino all’ultimo momento di trovare mio fratello in vita. Almeno abbiamo trovato il suo corpo. Adesso speriamo di trovare quello di mia cognata per consegnarla ai propri figli e ai nipoti per una degna sepoltura”. Le speranze di trovarla in vita sono ridotte al lumicino. “Abbiamo già pagato un grosso tributo di morti per il Covid – ha detto il sindaco Francesco Barchitta – continuiamo a perdere nostri concittadini in condizioni tragiche. Appena appresa la notizia mi sono messo alla ricerca dei dispersi, insieme ai familiari, anche se le condizioni erano proibitive. Le cose si riparano, ai danni c’è rimedio ma la perdita di due vite umane sono per la nostra comunità un dolore immenso, irreparabile”. Anche il dirigente della protezione civile regionale, Salvo Cocina ha manifestato sentimenti di vicinanza alle vittime. “Non mi sento di giudicare però credo che in questi casi una maggiore prudenza avrebbe evitato questo triste epilogo”. Messaggi di cordoglio sono giunte dai sindaci di Militello e Scordia, rispettivamente Giovanni Burtone e Salvatore Astuti.