Elezioni Europee. Gli scutatori saranno scelti per sorteggio tra i disoccupati
0La commissione elettorale, presieduta dal sindaco, Franco Tambone e composta dal presidente del consiglio, Francesco Cacciola e dai consiglieri Antonino Frazzetto e Aurelio Corbino, in merito ai criteri di nomina degli scrutatori per le prossime elezioni europee tra gli iscritti al relativo albo, all’unanimità ha deciso di rinunziare alla facoltà della nomina diretta e adottare il criterio del sorteggio tra tutti gli iscritti nel superiore albo, di età compresa tra i 18 e i 65 anni, che risultino privi di occupazione, sia dipendente che autonoma e non pensionati di anzianità e di vecchiaia. Al fine di individuare tali soggetti e tenendo conto delle difficoltà manifestate dal Centro per l’Impiego di Scordia, la commissione ha deciso di pubblicare un avviso ove vengono invitati i soggetti aventi i superiori requisiti a presentare apposita domanda attraverso un modulo disponibile presso l’ufficio elettorale del comune, sito al piano terra del palazzo municipale entro e non oltre il 24 aprile. “In considerazione delle difficoltà manifestate dal Centro per l’Impiego dovuto all’alto numero degli iscritti all’albo, si è individuato un sistema idoneo a garantire il fine ultimo della commissione che è quello di far in modo che siano favoriti i soggetti più deboli e, nel caso di specie i disoccupati” affermano il presidente del consiglio e il sindaco in una dichiarazione congiunta.
La data precisa del sorteggio, che sarà pubblico e verrà effettuato presso l’aula consiliare tra il 30 aprile ed il 5 maggio, verrà comunicata con sufficiente anticipo al fine di permettere a tutti i cittadini di assistervi.
La proposta di adire al sorteggio, accolta dalla commissione elettorale, era stata avanzata dal M5S al sindaco, al presidente del Consiglio Comunale, ai consiglieri comunali. Secondo i proponenti, ciò potrà avere dei vantaggi: cittadini disoccupati o comunque in stato di difficoltà economica avrebbero l’opportunità di un’entrata finanziaria e le aziende locali eviterebbero la perdita di produttività, causata dall’assenza dei dipendenti, impiegati nelle operazioni elettorali.