Furti d’acqua in piena emergenza idrica
0Avviati da appena due giorni, i controlli predisposti dal sindaco Franco Barchitta in seguito alla gravissima crisi idrica di questi giorni, hanno già dato i primi sconvolgenti risultati. Uno scordiense è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Caltagirone con l’accusa di furto di acqua. L’uomo è stato colto in flagranza mentre era intento ad irrigare il proprio agrumeto dopo essersi allacciato abusivamente alla rete idrica comunale. L’uomo, che al momento del sopralluogo da parte dei tecnici comunali e dei vigili urbani era sprovvisto di documenti, è stato successivamente identificato e denunciato. Nel suo rigoglioso appezzamento di terreno di circa 3 tumuli (6400 metri quadri circa) che si trova in una traversa di via Pertini nella popolosa contrada Montagna, era stato allestito un impianto di irrigazione collegato direttamente alla condotta comunale attraverso un tubo occultato sotto terra e che gli operai del comune, dopo uno scavo, sono riusciti a fare emergere in superficie. Si tratta – ha affermato il sindaco – di uno dei tanti casi che stiamo scoprendo in un momento in cui stiamo lavorando anche la notte per garantire l’acqua ai nostri concittadini”. Al vaglio dei controlli vi sono anche villette con rigogliosi prati e piscina il cui controllo dei contatori avrebbe evidenziato una enorme discrepanza tra le cifre dello stesso contatore e il reale consumo.
Si attende l’esito delle verifiche per fare venire alla luce eventuali allacci diretti alla rete idrica. “Non guarderemo in faccia nessuno – ha affermato il primo cittadino – e ci costituiremo parte civile negli eventuali procedimenti penali a carico dei “ladri di acqua” e se ci sarà consentito chiederemo anche la sospensione dell’utenza e il sequestro dei beni”. I controlli continueranno malgrado l’esiguo numero di operatori. Intanto stenta a tornare alla normalità la distribuzione dell’acqua corrente sospesa per più ore durante la giornata. Buone notizie sono arrivate dal pozzo di via Simeto che è tornato a funzionare dopo il lungo stop dovuto al blocco della pompa sommersa ma lo stesso pozzo – così come confermato dal responsabile del servizio idrico, Lucio Francesco Raimondo – ha ridotto di molto la portata. “Una grossa mano – afferma Raimondo – ci arriva da uno dei due pozzi privati che si trovano nella zona 167 mentre, dopo avere appurato la potabilità, veicoleremo l’acqua di un altro pozzo privato nella rete idrica dopo avere concluso i lavori di allaccio che si sono prolungati per l’attesa di alcuni pezzi provenienti da Genova”.