Opere urgenti per il palazzo del Principe. Necessari interventi strutturali
0“Noi da qui non ci muoveremo”. Sono decisi ad andare contro ogni ordinanza di evacuazione i residenti dello storico palazzo del Principe, edificio costruito nel 1623 da Antonio Branciforte fondatore della città. L’immobile prevalentemente a proprietà privata è stato sottoposto a tutela con Decreto Ministeriale del 24 marzo 1954 ed è sotto la giurisdizione della Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali di Catania che ha effettuato una dettagliata relazione tecnica dopo il sopralluogo dei Vigili del Fuoco che lo scorso 31 marzo sono dovuti intervenire per rimuovere una bandiera segnavento in ferro posta su un cornicione. “E’ opportuno approntare con la massima urgenza delle opere di puntellamento assolutamente necessarie per la messa in sicurezza di porzioni di edificio – si legge nella relazione – che presentano evidenti criticità statiche con particolare riferimento al portale di ingresso e al cantonale sud con porzione del prospetto prospiciente in via Trabia”, la strada che dopo l’ordinanza emessa dal sindaco, Franco Barchitta rimane ormai interdetta al transito veicolare da più di due mesi con notevoli disagi per la viabilità visto che proprio di fronte allo storico edificio del Principe si trova il Palazzo Comunale costruito negli anni ’70 dopo avere compiuto uno degli scempi architettonici più gravi che la città ricordi e che ha completamente cancellato l’arena e trasferito il Portale conservato tra la polvere nell’ex macello comunale. La chiusura parziale di via Trabia si è resa necessaria anche per il rischio di caduta di parti dello stesso edificio. Palazzo Branciforte con annesso il cortile interno, pur essendo di proprietà di numerosi inquilini, molti dei quali si sono trasferiti altrove, rimane abitato da un paio di famiglie che come detto non hanno alcuna intenzione di lasciare il loro appartamento malgrado le numerose ordinanze. L’ultimo atto, di qualche giorno fa, riguarda la perentoria richiesta da parte della Soprintendenza di un progetto. “Trascorsi 40 giorni, si legge nella nota inviata ai proprietari, questo Ente provvederà a richiedere all’assessorato regionale la disponibilità finanziaria per un importo complessivo di circa 282 mila euro necessari per l’esecuzione dei lavori urgenti di messa in sicurezza in danno e quindi a totale carico dei proprietari che hanno comunque dato incarico ad un professionista locale per approntare un progetto da presentare alla Soprintendenza. Un segnale di collaborazione che rimane tuttavia l’unica apertura nei confronti della Soprintendenza mentre la notifica dell’ordinanza di chiusura al transito veicolare e pedonale dell’accesso all’arco d’ingresso all’interno del cortile, notificata dal Comune, è stata rigettata dai proprietari visto che quello di piazza Carlo Alberto rimane l’unico modo per avere accesso nelle proprie abitazioni.