Sembra ormai essere arrivata in dirittura d’arrivo la vicenda che riguarda la nomina dei tre assessori, dopo le dimissioni di Daniele Di Benedetto, Massimo Faraci e Nello Parisi. Il sindaco, Angelo Agnello è deciso ormai a completare la giunta dopo quasi un mese di incontri infruttuosi con le diverse componenti del Pdl, la maggiore forza politica di governo. Innumerevoli incontri che non hanno portato alla tanto auspicata ricomposizione del Pdl, più che un partito una galassia di gruppi e sottogruppi. “Si torna all’antico – ha dichiarato il sindaco – ovvero alla coalizione che ci ha permesso di vincere le elezioni nel 2008”.

Ripercorriamo, dunque a ritroso quella coalizione vincente che ha visto insieme Italia dei Valori, Nello Musumeci per Scordia, Scordia per la Libertà ed il Pdl. Il che vuol dire che un assessore dovrebbe essere riassegnato al movimento “Scordia per la Libertà” che fa capo al deputato regionale Nino D’Asero, uno al gruppo che fa riferimento all’ex senatore Raffaele Stancanelli ed uno al gruppo vicino al senatore Pino Firrarello. Il sindaco dovrà tenere conto anche della nomina di un assessore donna.

Rimaranno al proprio posto gli assessori Santo Todero, ormai ex di IdV, Giuseppe Bennardo del gruppo Catanoso (Pdl) e Giancarlo Bennardo della Destra-Alleanza Siciliana. Non vi sarà dunque alcun ridimensionamento della giunta come in questi giorni viene richiesto da Futuro e Libertà e Rifondazione Comunista ed in passato anche da IdV.

“Chiediamo al sindaco un atto di coraggio – afferma il coordinatore locale di Fli, Nicolò Ferro – affinchè sblocchi questa empasse di cui è vittima. Il sindaco rimoduli le deleghe e porti gli assessori a quattro così come previsto dalla legge regionale”. E’ ormai evidente – afferma Ferro – come la crisi politica interna al Pdl sia l’ennesimo segnale che non è importante ne programmare ne progettare ma comandare”.

Analogo appello viene lanciato dal Prc che con un documento denuncia anche l’aumento sconsiderato della Tarsu che pesa come un macigno sulle tasche dei cittadini. “In questo momento di crisi – si legge – è ingiusto tentare di coprire l’indebitamento causato dalla cattiva politica colpendo i più deboli”.

“Si era già capito che la crisi aperta nel centrodestra era solo dettata da un problema di poltrone, nonostante i proclami programmatici dei malpancisti. La soluzione che si prospetta ne è la conferma e servirà solo all’amministrazione per tirare a campare, non certo alla città che continuerà a rimanere priva di un governo serio”. Ad affermarlo è il coordinatore del Pd, Franco Tambone.

Della giunta originaria è rimasto solo Santo Todero, appoggiato dalla lista IdV ed oggi l’unico a rimanere in sella.

LA PRIMA GIUNTA DEL 2008