Gli studenti del “Majorana” incontrano il regista Giovanni Anfuso
0Alcune classi del Liceo Scientifico “Ettore Majorana” hanno assistito alla rappresentazione teatrale di Una storia semplice di Leonardo Sciascia, diretta dal regista catanese Giovanni Anfuso.
L’opera di Sciascia è un giallo che affronta il tema della mafia e descrive in modo realistico la Sicilia degli anni ’90. La regia e gli attori sono riusciti a coinvolgere docenti e studenti, mantenendo viva la loro attenzione. L’interesse che la rappresentazione ha suscitato emerge sicuramente dal commento scritto da una studentessa della IV A. “È triste macchiare se stessi per sopravvivere nella realtà in cui ci troviamo. È triste dubitare di tutti coloro che ci circondano per paura che nascondano qualcosa, ed è triste fare sospettare gli altri di noi per lo stesso motivo. È triste cercare con cautela qualcuno di cui potersi fidare, e passare da ingenui solo a causa della propria bontà.” Questo scrive Martina Zuccarello, centrando in pieno il significato profondo della storia, che mette in luce la corruzione e la violenza di una realtà non tanto lontana da noi come sembra.
La riflessione è arrivata al regista Anfuso, che è stato lieto di incontrare due delle classi che hanno assistito alla rappresentazione teatrale, la IV A e la IV B. L’incontro si è svolto in videoconferenza, ed è stato coordinato dai docenti di italiano Giuseppe Baldacci e Maria Venera Vecchio. I ragazzi hanno avuto la possibilità di confrontarsi con Giovanni Anfuso, che ha chiarito i loro dubbi sulla rappresentazione di “Una storia semplice” e sul mondo del teatro in generale. Il dialogo è stato particolarmente stimolante, poiché ha fatto trasparire emozioni, verità e tanta passione. Il regista ha inoltre dato utili consigli su cosa dovrebbero fare oggi i giovani che hanno intenzione di intraprendere una carriera legata al mondo del teatro, sottolineando la fondamentale importanza di passione e completa dedizione. Una considerazione interessante è stata quella fatta a proposito del mondo dello spettacolo e della letteratura che oggi, in Italia, pur costituendo una grande ricchezza, tende ad essere trascurato e non valorizzato. La vita di Anfuso può essere definita una “vita dedicata al teatro”. Ascoltare e parlare con qualcuno che mette tutto se stesso in ciò che fa ogni giorno e che si emoziona come se lo stesse facendo per la prima volta, è importantissimo per la crescita personale dei ragazzi e per stimolarli a fare lo stesso nella loro vita.
Giuliana Romio (IV A Liceo)
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