Grande esibizione del Coro Lirico Siciliano per una serata dedicata al Cigno catanese
0Dopo Noto, il Coro Lirico Siciliano ha fatto tappa a Scordia. Una serata memorabile con le note delle opere sacre di Vincenzo Bellini che hanno riecheggiato nella chiesa Madre. Un arduo ma straordinario impegno del Coro diretto dal maestro Francesco Costa, quello di fare rivivere il Bellini giovanissimo che, prima di scrivere le opere che lo hanno reso celebre nel mondo, si cimentò, con grande successo, in brani sacri.
La visita del Coro Lirico Siciliano non era stata prevista nel cartellone predisposto dall’assessorato regionale allo Sport, Turismo e Spettacolo ma è bastata l’unica data libera, quella della domenica 15 dicembre, per “rimediare” all’assenza forzata, quella del 1 settembre quando il Coro, atteso in piazza San Rocco per la terza edizione della lirica, dovette rinunciare dopo l’impegno notevole della sera prima al teatro antico di Taormina dove era di scena una straordinaria serata con Andrea Bocelli davanti a migliaia di spettatori.
Il concerto è stato introdotto dai bravissimi e giovanissimi allievi della maestra Serena Drago e la sua associazione Camus. Quasi un’ora di musica che ha messo in luce i tanti talenti che la città riesce a promuovere.
Quindi è stata la volta del Coro Lirico Siciliano che si è sistemato sui gradini dell’altare centrale mentre don Vito Valenti esprimeva parole molto significative sul valore inestimabile della musica come la musica sia un’arte, dunque esprime bellezza.
La musica – ha affermato don Vito – infonde gioia, è un linguaggio universale e senza tempo, poiché coinvolge gli uomini di ogni tempo e li collega tra loro. Se eseguita bene, ha la capacità di arrivare al cuore e creare armonia tra mente, corpo e anima, Ascoltando un bel canto o una musica amabile, chiudendo gli occhi, ci sembra di sollevarci e di essere quasi in un’altra dimensione. A maggior ragione, la musica è uno dei mezzi principali per andare verso Dio”.
Quando hanno iniziato ad intonare le prime note, si è compreso subito che sarebbe stata una serata speciale. Applausi a scena aperta sino all’esecuzione di due brani natalizi per concludere con il “Va Pensiero” di Giuseppe Verdi e con un brindisi beneaugurante sulle note di Libiamo nei lieti calici dalla Traviata.
Applausi a scena aperta e parole di grande speranza e ringraziamenti del giovane maestro Francesco Costa, uno dei fondatori del Coro insieme al presidente Andrea Maria Munafò. Entrambi hanno ricevuto dalle mani del sindaco, Franco Barchitta e dall’assessore Valentina Tringali due doni: un’opera del maestro Pippo Sesto, consegnato al maestro Costa e una stampa del pittore catanese Abate donata all’intero coro a ricordo di una serata che rimarrà a lungo nella memoria dei presenti.