I lavoratori precari del comune chiedono il rinnovo del contratto
0Si prepara una settimana calda per il comune per lo stato di agitazione annunciato dal coordinamento dei precari degli enti locali Cgil del calatino. Una forza lavoro rappresentata da 78 lavoratori che dopo più di 20 anni di “onorata” carriera da precari rischiano di non vedersi rinnovare il contratto che scade a dicembre. Lo stato di agitazione, regolarmente annunciato, vedrà il personale astenersi dal servizio martedi e mercoledi prossimi dalle 10 alle 12 per dare vita a delle assemblee che si terranno davanti al palazzo comunale mentre per venerdi è previsto un sit-in e la cui comunicazione è stata già inoltrata alla Questura di Catania per gli adempimenti del caso.
Il comune di Scordia sta avviando le procedure del dissesto e ciò sta creando parecchia tensione fra i lavoratori che hanno chiesto che il loro contratto venga rinnovato entro la eventuale dichiarazione. La Fp Cgil aveva già inoltrato delle richieste di incontro per la costituzione di tavoli tecnici per la concertazione, contrattazione e programmazione per la stabilizzazione. Rappresentanti della Fp Cgil insieme all’amministrazione comunale rappresentata dall’assessore Francesco D’Agosta si erano recati a Palermo per incontrare l’assessore regionale alle Autonomie locali Patrizia Valenti per chiedere l’avvio percorso di stabilizzazione del personale. “Ad oggi – scrive il sindacato – l’adesione da parte del comune di Scordia al processo di stabilizzazione è stato catastrofico, in quanto non è presente alcun piano di regolarizzazione del personale con contratto a termine”. “Qualora entro breve tempo non sarà data alcuna risposta, i lavoratori – afferma il segretario Francesco D’Amico – saranno costretti a passare ad azioni di lotta più dura senza escludere lo sciopero”. Lo stato di agitazione – dichiara il coordinatore dei precari Cgil del calatino, Alfio Bufalino – scaturisce dalla mancanza di confronto con le organizzazioni sindacali e i lavoratori oltre alla completa assenza di atti che avviano la procedura di stabilizzazione”.