I precari comunali domani a Palermo per lo sciopero regionale a cui aderisce anche Anci
0La vertenza si sposta a Palermo e i precari di Scordia parteciperanno alla manifestazione di venerdì 11 a Piazza Marina, insieme al sindaco Franco Tambone che ha risposto all’appello dell’Anci Sicilia che ha deciso di aderire allo sciopero generale dei lavoratori. Una situazione delicata per la difficoltà di proroga dei contratti per i comuni in dissesto e pre dissesto. Un tema sottoposto da Tambone all’Anci Sicilia nel corso di un incontro, svoltosi a Palermo, con i sindaci dei comuni interessati alla presenza del Segretario Mario Alvano e il Vice Presidente Luca Cannata. Scordia, Augusta, Lentini, Cefalù, Catania, sono solo alcuni dei comuni interessati alla difficoltà di prorogare i contratti, con ovvie conseguenze per la gestione dei servizi. Un problema legato ad una serie di deroghe nazionali e provvedimenti regionali, in assenza dei quali diventa difficile poter pensare ad una proroga. “Dopo l’incontro con l’Anci Sicilia di mercoledì – afferma il sindaco Franco Tambone – tornerò a Palermo per partecipare alla manifestazione dei nostri lavoratori e subito dopo presiederò ad un incontro tra Anci e governo regionale, per superare i problemi che da diversi mesi evidenziamo per i comuni in dissesto e che hanno in corso la procedura di riequilibrio”.
Sulla questione interviene con una nota il consigliere comunale Guido Rizzo che chiede al sindaco un incontro pubblico sul problema dei precari: ” Scordia Bene Comune e Prc, a seguito della richiesta dell’Anci Sicilia, chiedono al Sindaco di comunicare, tramite un’iniziativa pubblica, l’esito della manifestazione e le eventuali interlocuzioni che intraprenderà per far fronte a questa problematica. Non si può pensare di risolvere un disagio così duraturo per l’Ente rimanendo isolati e trattando la questione come se fosse una disputa tra Amministrazione e dipendenti precari. Per superare l’impasse, bisogna coinvolgere l’intera cittadinanza e confrontarsi assieme sulle dinamiche e sulle scelte da intraprendere. Infatti, la questione “precari” non deve interessare soltanto le 78 famiglie di Scordia, bensì serve coinvolgere tutte e tutti perchè anche da loro dipende l’andamento e il funzionamento del Comune di Scordia”.