Il Comune premia chi denuncia il pizzo
0“Seppur in un momento di grave crisi economica si tratta di un’attestazione di sostegno da parte del civico consesso a tutti quei cittadini che denunziano fatti estorsivi o di usura”. Si esprime così il presidente del consiglio comunale, Francesco Cacciola, in merito al regolamento appena approvato con i voti favorevoli dei consiglieri di maggioranza, Cacciola, Corbino, Guttuso, Renda, De Pasquale, D’Amico, Mari, Vitale, Zappulla, Barresi e con il voto contrario di Frazzetto, La Magna e Caniglia.
Un regolamento che riconosce agevolazioni fiscali in favore dei soggetti o imprese che tramite notizia di reato, denuncia o querela forniscano all’Autorità Giudiziaria elementi decisivi per la ricostruzione dei fatti e per l’individuazione o la cattura degli autori delle richieste estorsive. Un atto votato su proposta dell’assessore Francesco D’Agosta che va verso la direzione di rafforzare l’impegno attraverso specifiche azioni come la costituzione civile in processi di mafia e adesso quello di porre in essere un modo per agevolare il pagamento dei tributi comunali per coloro che decidono di denunciare. Tutte le istituzioni, in base alle loro competenze, hanno l’obbligo di non lasciare solo chi denunzia, afferma Cacciola che ringrazia le Forze dell’ordine e l’associazione antiracket D’Antrassi per la fattiva collaborazione nella stesura della proposta di regolamento che è composto di 8 articoli che contengono anche il modello della domanda da inoltrare al sindaco e per l’istruttoria al responsabile del servizio Tributi che comprendono Imu, Tasi, Tari, Tosap, Icp, Canone Acqua e fognatura. “Il regolamento per il riconoscimento delle agevolazioni in favore di soggetti e imprese che sporgono denuncia nei confronti di atti di estorsione o usura – afferma l’assessore D’Agosta – rappresenta, da parte dell’amministrazione, un sostegno solidale alle imprese ed ai cittadini della nostra città alla lotta a tali forme criminali. L’usura e le estorsioni – continua l’assessore – rappresentano le più consolidate forme di pressione esercitate sulle attività imprenditoriali da parte della mafia. Attraverso tali attività la criminalità organizzata, riesce a generare flussi finanziari consistenti destinati a potenziare le diverse attività criminali della stessa e ad invadere l’economia legale attraverso l’acquisizione di imprese legali o la costituzione di nuove imprese direttamente controllate. Tutto ciò non può che rappresentare un fattore fortemente destabilizzante del mercato e della concorrenza, proprio perché genera un vantaggio competitivo a favore del sistema illegale oltre a produrre un forte senso di insicurezza delle imprese.”. “Speriamo che l’amministrazione e i cittadini ne facciano buon uso”. E’ questo, il commento di Maurizio Guercio, presidente dell’Asaes di Scordia. Il consigliere comunale Gabriele La Magna della lista Barchitta sindaco affida il suo dissenso a Facebook dove scrive: “Denunciare l’usura è un dovere. Concedere la sospensione dei pagamenti delle tasse a chi denuncia, è professionismo dell’antimafia. La legalità è un fatto morale che non conosce ricompense economiche”.
Il regolamento ha ricevuto il parere favorevole della commissione consiliare dell’area 2 economico-finanziaria presieduta da Nino Renda, dal collegio dei revisori dei conti che ha però rilevato la necessità di prevedere le minore entrate in seguito alle istanze pervenute al momento della redazione del bilancio di previsione e, infine il parere favorevole del responsabile dei servizi economico e finanziario.