Il comune si costituisce Parte Civile nel processo penale contro Kalat Ambiente
0Con delibera di Giunta sottoscritta dal sindaco Franco Tambone e dagli assessori in quota Megafono, Mariella Centamore e Francesco D’Agosta, assenti gli assessori Aurelio Corbino e Pippo Lo Castro, entrambi del Pd, il Comune ha deciso di costituirsi parte civile al procedimento penale che si tiene presso il tribunale di Caltagirone e che vede rinviati a giudizio 15 persone perché ritenute coinvolte a vario titolo nella illecita gestione e trattamento dei rifiuti nei 15 comuni del Calatino. La richiesta di costituzione parte civile, avanzata dall’avvocato Lina Biancoviso, incaricata contestualmente dalla Giunta, doveva essere presentata nella seduta fissata il 10 novembre che invece è stata rinviata al 2 febbraio 2016 per vizi procedurali legati alla notifica degli atti.
La richiesta del comune di Scordia, l’unico tra i 15 del Calatino a costituirsi parte civile, è finalizzata al risarcimento dei danni patrimoniali e non, subiti dall’Amministrazione Comunale.
“Avevo manifestato già nel corso del consiglio comunale di essere favorevole alla costituzione di parte civile del Comune di Scordia nel processo relativo alla gestione dei rifiuti – afferma in una nota il presidente del Consiglio comunale, Francesco Cacciola -, pertanto, non posso che esprimere soddisfazione per la scelta dell’Amministrazione Comunale che con la delibera approvata dal Sindaco e dagli assessori Centamore e D’Agosta tutela gli interessi della comunità”.
“Siamo felici che il comune abbia accolto la nostra proposta ufficializzata con una interpellanza in consiglio presentata un mese fa – ha dichiarato il consigliere di Scordia Bene Comune – Prc Guido Rizzo – siamo certi che il comune sia stato frodato nelle percentuali e nel ricavo della differenziata oltre ad avere messo sempre in dubbio il compost che davano ai nostri agricoltori, un mix di plastica e vetro che avrebbe potuto danneggiare il nostro territorio. Scordia Bene Comune – continua Rizzo – è stata sin da subito attenta sull’evolversi dell’inchiesta denominata Bad Boys”. Una inchiesta che come detto ha portato lo scorso 25 maggio al rinvio a giudizio di Angelo Agnello, ex sindaco di Scordia, il responsabile regionale della società Aimeri e capo cantiere Alfio Agrifoglio, il responsabile tecnico del cantiere Agesp Salvatore Straquadanio, gli operai della stessa Agesp Salvatore Albachiara , Giuseppe Bufalino, Giovanni Cassarino e Salvatore Maria Mangiaratti, il direttore dell’Ufficio Tecnico Comunale di Scordia Ennio Cristaudo, il gestore della discarica di Mirabella Imbaccari Adriano Di Francisca, il presidente del Consiglio di Amministrazione Kalat Ambiente Vito Di Geronimo, gli addetti ai controlli per la stessa Kalat Ambiente Vincenzo Ciffo e Filippo Fabrizio Gentile, il responsabile dell’area tecnica e servizi di Kalat Salvatore Ilardi, il responsabile del controllo flussi Enzo Demetrio Ruggeri e il responsabile dell’impianto Kalat Nicolò Vitale.
Oltre al Comune di Scordia aveva già annunciato di costituirsi parte civile anche l’ormai disciolta Provincia Regionale di Catania.