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Il giudice rigetta l’stanza. Niente scuola nell’edificio pignorato di via Etna

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  • di Scordia.info
  • in Cronaca
  • — 4 Ott, 2012

Il tribunale di Caltagirone ha rigettato l’istanza del comune di Scordia che, attraverso l’avvocato Gianvittorio Cunsolo, aveva chiesto l’autorizzazione all’utilizzo temporaneo dell’edificio pignorato di via Etna. Il comune, dopo il provvedimento del giudice che aveva di fatto tolto le chiavi, affidandole ad un altro custode, aveva chiesto di potere utilizzare i locali per potere sistemare sei classi della scuola media. Il giudice, Salvatore Ettore Cavallaro, ha dato ragione al creditore, ritenuto che l’utilizzo del compendio pignorato per l’espletamento delle attività scolastiche, ridurrebbe drasticamente le probabilità di vendere l’edificio, giacchè le intenzioni dei potenziali acquirenti verrebbero scoraggiate dalla prospettiva di notevoli difficoltà legate al rilascio di un bene destinato seppur temporaneamente a scopi di utilità sociale, qualora la vendita fosse effettuata nel corso dell’anno scolastico. Ciò determinerebbe, secondo il giudice, un pregiudizio all’aspettativa del creditore di soddisfare coattivamente il credito vantato nei confronti del comune. Secondo il giudice, vista la disponibilità dei banchi nell’edificio pignorato, il comune ha la disponibilità di ulteriori strutture da destinare allo svolgimento delle attività di istruzione.

Il comune, adesso, non deve fare altro che ritirare i banchi dall’edificio e attendere che la giustizia faccia il suo corso. L’ex plesso scolastico di via Etna, da gloriosa scuola degli anni d’oro, sta per passare definitivamente nelle mani dei privati.

Sulla questione interviene il consigliere comunale, Nicolò Ferro che aveva presentato una interrogazione in consiglio e che attraverso un comunicato inviato alla nostra redazione dichiara: “Non è vero che questa causa non sta influendo in maniera negativa per le casse comunali, oltre alle spese legali se non ci fosse stato l’intervento del Tribunale avremmo speso circa 30.000 in un edificio che presto verrà messo all’asta, cifra che il Sindaco avrebbe potuto destinare per la messa in sicurezza delle altre scuola.”

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