Il Parco Cava – Grotta del Drago non finisce mai di stupire
0Inflazionato quanto si vuole, il detto “le scoperte non finiscono mai” è sempre d’obbligo, parlando del Parco Cava – Grotta del Drago.
Stavolta è toccato ad una nuova grotta l’onore della cronaca, si trova in località Canalicchio (quindi nel settore B del parco), scoperta dai volontari del Parco che, con un pizzico di fortuna e tanto lavoro, hanno seguito le tracce estrapolate da numerosi racconti degli “anziani” del paese e degli amici che conoscono bene quei luoghi.
La grotta è abbastanza profonda, s’incunea per meno di 10 metri nel sostrato calcarenitico del Canalicchio, proprio sopra la fontana principale che alimenta. L’ingresso misura 50 cm di altezza per 1 metro circa di larghezza, mentre all’interno l’altezza massima non supera il metro e mezzo. Sembrerebbe di origine naturale, anche se non è da escludere l’intervento umano ad uso canalizzazione: all’interno, infatti, sgorga un rivolo d’acqua che scaturisce dalle porosità calcaree e che, si presume, dovette essere molto più copioso in antichità, attirando molta gente per effettuare le provviste del prezioso liquido.
Altra scoperta, stavolta di natura biologica, riguarda la fauna del parco. Sono stati infatti avvistati recentemente due bellissimi esemplari di farfalla blu, probabilmente appartenenti alla specie Argo Azzurro, altrimenti detta anche Comune Blu o Icaro. Dato il colore, si ipotizza che i due esemplari fossero maschi (le femmine della specie, in genere, hanno una livrea tendente al rosso-bruno). Speriamo vivamente nella presenza di qualche femmina (forse non notata perché più facile a mimetizzarsi) che possa contribuire alla moltiplicazione di questo bellissimo tipo di insetto. Ad onor del vero, la classificazione, attualmente, risulta piuttosto approssimativa, per cui è da auspicarsi un nuovo incontro con i due esemplari, proprio per verificarne con più sicurezza l’appartenenza alla specie suddetta. Molteplici sono, infatti, le somiglianze con le ben più rare Adonis Blue, un’altra bellissima varietà di farfalle azzurro-indaco, purtroppo in via d’estinzione!
Invitiamo quindi gli eventuali visitatori del Parco a fotografare al meglio, qualora si verificasse un fortuito ed eccezionale incontro, questi splendidi volatili, o altri animali avvistati, per aiutarci a rilevare con la dovuta precisione le presenze faunistiche dell’area!
Il comitato, sotto la guida culturale del Museo Civico M. De Mauro, ci comunica, infatti, di aver intrapreso un’ attività di catalogazione e classificazione scientifica della biodiversità locale, con l’obiettivo di salvaguardare, proteggere e valorizzare questo patrimonio, grazie al supporto gratuito della dott.ssa F. Zapparrata e invita alla collaborazione quanti hanno competenze adeguate. Chi volesse aderire a questo progetto puo’ contattare il comitato tramite il Museo Civico o tramite il sito Scordia.info.
GINO CALLERI