In fiamme le palme di piazza Mattarella. Indignazione e rabbia dei cittadini che chiedono maggiori controlli
0Svegliati di soprassalto nella notte dalle fiamme che si sono levate altissime in piazza Pier Santi Mattarella. Una notte da incubo per i tanti residenti che hanno fatto di tutto per spegnere l’incendio che qualcuno aveva appiccato ai piedi di tre bellissime palme della specie Washinghton, messe a dimora nel lontano 1997 quando la piazza fu inaugurata sotto l’amministrazione Milluzzo. Una corsa contro il tempo e ostacolata dalla mancanza di acqua corrente che viene interrotta nelle ore notturne dal comune per ovviare alla carenza dovuta all’eccessivo consumo in questi caldissimi giorni di estate. E’ stato un passante, intorno alle 2 a svegliare i residenti con l’uso del clacson della sua auto. Secchi di acqua recuperati dalle riserve e un estintore fornito da un ristoratore della zona sono riusciti così ad evitare che le fiamme si propagassero all’ultima palma rimasta. Quando dopo un’ora sono arrivati i Vigili del Fuoco, le fiamme erano ormai spente. E pensare che nei giorni scorsi, proprio per evitare un incendio, il comune aveva provveduto a fare ripulire la piazza e tagliare le erbacce. Ma per i piromani, che avrebbero agito con l’ausilio di benzina, quelle piante dovevano essere distrutte così come qualche settimana prima era accaduto alle palme di piazza Falcone Borsellino alte sei metri. E’ bastato un video postato da uno dei residenti su Facebook per scatenare l’indignazione della gente, stanca di questi balordi che stanno mettendo in ginocchio la città con atti di vandalismo che vengono perpetrati nelle ore notturne e che hanno preso di mira anche alcune auto che sono andate in fiamme nel cuore della notte.” Ci vorrebbero le ronde notturne – scrive Piera – un gruppo di cittadini che a turno sorvegliano ciò che è patrimonio di tutti”. Teme l’effetto emulazione Aldo: “Ci sono altre piazze e parchi che questi balordi avrebbero già individuato. Purtroppo la città sta diventando invivibile e questi atti sono i segni tangibili che si lasciano dietro”. I cittadini non possono vivere con il timore di essere svegliati di soprassalto – afferma Sebastiano da poco tornato a Scordia e che si trova a New York per lavoro. “Il nostro paese – scrive Rocco – è ormai in mano ai vandali che distruggono solo per il gusto di fare qualcosa di diverso. Per colpa di pochi paghiamo tutti”. Tanti commenti da cui traspare poca fiducia nelle forze dell’ordine che vengono additate per il numero esiguo: “Se ci fosse vera sorveglianza – scrive Rocco – tante cose cambierebbero anche se la colpa è dei genitori che non controllano i loro figli, quattordicenni che rincasano a notte inoltrata”. Quella della sicurezza è uno dei punti fermi del programma del sindaco Franco Barchitta, appena insediatosi: “Presto mi incontrerò con il comando dei carabinieri per chiedere un maggiore controllo del territorio mentre, con la collaborazione dei cittadini, chiederò adesioni di volontari osservatori che possano segnalare tempestivamente episodi di vandalismo notturno. Anche se la competenza del controllo del territorio è demandato alle forze dell’ordine – conclude il primo cittadino – mi farò sentire nelle sedi opportune per tutelare gli interessi dei miei concittadini”. Un tema delicato che il sindaco è chiamato ad affrontare e risolvere anche per le numerose lamentele di cittadini che in alcuni quartieri sono costretti a non potere riposare per via di schiamazzi provocati da giovani che si riuniscono nelle aree antistante alcuni agglomerati urbani e che come denuncia qualcuno “scambiano il giorno con la notte”.