Incendio in zona industriale. Il camion era di proprietà della ditta La Marca.
0Continua il lavoro degli inquirenti per capire se dietro l’incendio che distrutto lo stabilimento per l’imballaggio di proprietà di Salvatore Intrigillo nella strada F della zona industriale vi sia l’opera della criminalità. L’incendio che ha completamente mandato in fumo i sacrifici del 57enne scordiense, molto stimato in città, si sarebbe propagato dalla fiamme sprigionatisi dal camion parcheggiato proprio a ridosso di uno dei muri perimetrali e che è di proprietà della ditta Angelo La Marca, l’imprenditore che si occupa di una ditta di intermediazione di trasporti e i cui uffici hanno sede proprio nel capannone di Intrigillo, nella parte posteriore che, grazie ad una parete tagliafuoco, costata si dice quanto tutto il capannone, è stata preservata dalle fiamme, grazie anche all’opera di spegnimento dei vigili del fuoco che hanno lavorato sino a mattinata inoltrata .
Angelo La Marca fa parte di una famiglia che da molti anni si occupa di trasporti. Il nonno, pioniere dei trasporti degli anni d’oro della commercializzazione degli agrumi, aveva la sede in via Tenente de Cristofaro nei pressi di piazza Roma (dal 10 maggio sarà intitolata all’imprenditore Francesco Gangi) proprio a pochi passi dalla stazione ferroviaria, e che fu coinvolta dal terremoto di Santa Lucia del 1990. La ditta poi si trasferì negli stabilimenti di contrada Cittadino, una volta sede della Oranfrizer.
Il 19 luglio del 2010 un incendio scoppiò nello stabilimento per la lavorazione di agrumi, gestito da Angelo La Marca in contrada Piano Paglia in territorio di Militello ma a pochi chilometri da Scordia.
Sulla vicenda l’Asaes, l’associazione antiestorsioni di Scordia, non si è ancora espressa. Il presidente Rosario Barchitta, l’indomani del rogo, ha messo a disposizione gratuitamente i suoi mezzi per bonificare e mettere in sicurezza il capannone. Lo stesso ci ha comunicato di avere convocato per domani sera il direttivo dell’Asaes per fare il punto sul grave episodio.